Articolo a cura di Chiara Giannotti
L’Unione Viticoltori di Panzano in Chianti è un aggregazione di produttori nasce 25 anni fa, con la volontà di creare il primo biodistretto vitivinicolo d’Italia, un vero e proprio bacino verde protetto dai diserbanti e dai prodotti sistemici. Attraversando alcune criticità importanti, come la Flavescenza Dorata di fine anni novanta, questi produttori hanno avuto la lungimiranza e il coraggio di unirsi per affrontare insieme le problematiche legata alla viticoltura sostenibile, in modo da combatterla insieme, in modo mirato ed efficace, con una filosofia che si basa sul monitoraggio costante della vigna e l’intervento tempestivo nel solo caso di necessità.
Un esempio, che andrebbe ampliato e imitato, della più grande vigna bio di tutto il Chianti Classico all’interno della quale qualità delle uve e rispetto della natura si intrecciano regalando grandi frutti.
L’Unione riunisce i 22 produttori vinicoli di questa particolare area geografica, che si colloca tra i 300 e i 500 metri sul livello del mare, ed è poggiata su un crinale che attraversa l’antico borgo di Panzano in Chianti, dal quale si domina a sud-est la Valle della Greve, a sud-ovest quella della Pesa.
Sono in tutto 650 ettari di vigneto con una posizione di grande privilegio, un altopiano collinare che da sempre vanta una naturale vocazione a produrre Sangiovese ricco in carattere e personalità. I vini rossi in generale riescono infatti in questa zona a esprimere l’intensità e l’eleganza di un terreno sassoso, di arenaria o galestro, dove la viticoltura è riuscita a trovare un abitat ideale.
Si tratta infatti di uno dei luoghi di maggiore vocazione produttiva del Chianti Classico, che si distingue grazie a dei tratti comuni che lo rendono unico ed omogeneo, a prescindere poi dalle scelte stilistiche dei singoli produttori e delle sfumature del terroir.
I vigneti sono molto ventilati, cosa che aiuta a preservare la sanità delle uve, e nascono su terreni poco fertili con grande presenza di scheletro e importanti pendenze che facilitano il deflusso delle acque in eccesso. Sono un susseguirsi di anfiteatri naturali, ampi e soleggiati, che possono essere considerati dei Grand Cru, come nel caso della Conca d’Oro.
L’area definita “panzanese”ha dei confini ben precisi, delineati addirittura dal 1912, quando richiesero invano l’autonomia amministrativa di questo borgo. Anche se non gli venne mai concessa, gli abitanti di questa frazione hanno sempre sentito un legame particolare tra di loro che li univa e differenziava da tutti gli altri comuni chiantigiani. Tutti i nuclei familiari che vivono questa terra, lo fanno nel profondo, intrecciano in modo indissolubile la vita lavorativa a quella familiare, così come il giardino di casa al vigneto.
Le cantine che costituiscono l’Unione sono Candialle, Casaloste, Castello dei Rampolla, Cennatoio, Fattoria La Quercia, Fattoria Rignana, Fontodi, Il Molino di Grace, Il Palagio, La Massa, Le Cinciole, Le Fonti, L’Orcio di Ca’ di Pesa, Montebernardi, Panzanello, Renzo Marinai, Tenuta degli Dei, Vignole, Villa Cafaggio, Vallone di Cecione , Tenuta Casenuove, Vecchie terre di Montefili .
Questa grande voglia di unione e di collaborazione viene perfettamente espressa durante la manifestazione annuale che più li caratterizza e coinvolge e che li vede riuniti ogni anno il terzo fine settimana di settembre nella piazza Bucciarelli di Panzano in Chianti.
È così che ha preso piede Vino al Vino nel 1995, la tre giorni di assaggi e degustazione che negli anni ha coinvolto italiani e stranieri, diventando un appuntamento fisso e irrinunciabile, grazie anche ai grandi vini presenti messi sia in vendita diretta che in degustazione e presentati personalmente dai loro produttori, che evidenziano così poi la personalità immancabile che ogni cantina esprime nei propri prodotti.
- IL TERRITORIO:
Le specifiche del territorio di Panzano collocato nel panorama del Chianti Classico , con le sue sfumature, peculiarità, conformazione, e aree di produzione.
Giovanni Manetti, Titolare dell’Azienda Agricola Fontodi e Presidente del Consorzio del Chianti Classico ripercorre brevemente la storia del Chianti Classico e i suoi confini, la differenza con la più ampia zona del Chianti e l’origine del nome Gallo nero, così come la nascita dei Super Tuscan. Preziosa la sua testimonianza in nome della cantina Fontodi che rappresenta un punto di riferimento dell’eccellenza del distretto biologico di Panzano, una delle aree di maggior spicco di tutto il Chianti Classico grazie anche alla sua rinomata Conca d’oro che regala vini stupefacenti che saranno in degustazione il prossimo weekend a Vino al Vino
Guarda la Video Intervista con Giovanni Manetti di Fontodi e il territorio di Panzano in Chianti
Video intervista su Facebook
Il lato Biologico e Biodinamico che ricopre il 90 % del territorio è uno degli aspetti fondamentali dell’Unione di Panzano.
Guarda la Video Intervista con Dott. Luca Orsini proprietari dell’azienda agricola Le Cinciole che racconta di come Panzano sia diventata il primo distretto Bio d’Italia.
Dott. Agr. Giovanni B. d’Orsi di Villanova proprietario Fattoria Casaloste
- I PRODUTTORI:
Una panoramica delle Cantine che compongono il territorio , con numeri, ettari, divisione, produzione e produttori di riferimento.
Ci sono 3 principali tipologie di produttori che rappresentano il territorio di Panzano:
- Le cantine fondatrici, storiche che rappresentano l’anima di questo territorio da sempre. Sono le aziende storiche di Panzano che hanno affermato la qualità prodotta sul territorio di Panzano guadagnandosi la stima della stampa mondiale.
Maurizia Di Napoli Rampolla dell’ Azienda agricola Castello dei Rampolla
- L’anima straniera del territorio, che caratterizza l’affluenza straniera che ha creduto e investito nel territorio. Un aspetto fondamentale di questa zona èil numero delle aziende di proprietà di stranieri e /o provenienti da altre parti d’Italiache hanno scelto Panzano come luogo dove fare vini di qualità e mettere radici.
Di questo ce ne parla Vicky Schmitt Vitali della Fattoria Le Fonti
- L’anima autoctona, storia di chi è radicato da sempre nel territorio e ha avuto il coraggio e la passione di valorizzarlo.Ci sono due sole famiglie che hanno proprio origine nel territorio Chiantigiano:
Monia Piccini azienda agricola Il Palagio di Panzano
Francesco e Giuliano Anichini Vallone di Cecione
- L’EVENTO: Raccontare l’evento , l’idea e la sua storia , cosa si devono aspettare i partecipanti e cosa lo rende un evento unico nel suo genere.
Intervista alPresidente dell’Unione di Panzano, Cosimo Gericke di Fattoria di Rignana che ci parla di questa associazione che quest’anno celebra il suo 25° compleanno. Un traguardo importante con l’obbiettivo di continuare il percorso di qualità e coesione che è stato di esempio a tutte le altre associazioni nate sul territorio del Chianti.
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