Racconti, persone, territori. Le storie del vino.
Questo weekend parte la 1°Edizione di un evento incentrato sul mondo del vino, ma presentato in una vesta comunicativa completamente nuova. Si prefigge di rompere gli schemi, e di diventare un evento Social dove, all’interno di una confortevole Lounge, le degustazioni di vino ruotano intorno a temi più ampi di alimentazione ma anche di Cultura, storia, ed economia. Dove ci saranno incontri, dibattiti e seminari, guidati da degustatori ed opinion leader esperti del settore, come Giorgio Melandri, Alessandro Bocchetti, Marco Tonelli, Luca Gardini, Adua Villa e Francesca Arcuri, che si prefiggono di raccontare il Vino ed i Territori con un linguaggio semplice, più popolare e meno elittario.
Anche le etichette presentate non saranno banali, ed andranno da prodotti rari ad annate particolari, a territori emergenti.
L’evento si rivolge a tutte le categorie di settore: enotecari, ristoratori, giornalisti e appassionati. Tutti gli operatori del mondo del vino, nelle varie declinazioni, si ritrovano per tre giorni per condividere ed elaborare i contenuti relativi al proprio lavoro.
VAM vuole essere un momento di aggiornamento e cultura del mondo professionale, una fabbrica del racconto del vino, il laboratorio degli artigiani della narrazione che costruiscono i valori di questo settore.
Ad idearlo il bravissimo Giorgio Melandri, insieme all’associazione culturale appena nata, chiamata “Sulla terra” e formata da giornalisti esperti del settore, e che si contraddistinguono grazie alla loro freschezza di penna, alla loro visione moderna del mondo del vino e che sentono fortemente la necessità di comunicarlo in chiave differente.
Vino a Memoria avrà luogo a Bologna dal Sabato 24 Ottobre al Lunedì 26 nella bellissima cornice si Palazzo Gnudi. Finalmente un evento di grande importanza prende voce in questa città pronta e ben strutturata per accogliere e trasmettere la cultura del vino ad alto livello.
PROGRAMMA DELL’EVENTO
Venerdì 23 ottobre
Relatore: Yann Grappe
Al Ristorante San Domenico di Imola, si terrà l’anteprima di vino a Memoria, una lezione di Storia tenuta da Yann Grappe, storico e docente di Storia della gastronomia e del vino presso l’Università di Scienze Gastronomiche e responsabile del Master in Cultura del Vino Italiano. Guiderà gli ospiti tra i grandi piatti classici del San Domenico e le straordinarie bottiglie storiche dalla cantina, ripercorrendo la storia d’Europa e dei territori attraverso il vino.
Sabato 24 ottobre
12,00 Sala degli Specchi, Palazzo Gnudi
Montalcino, un mosaico di terroir
Relatore: Luca Gardini
Uno dei più grandi comunicatori del vino italiani, ci guida alla scoperta dei diversi terroir di Montalcino. Una lettura raffinata per chi vuole scoprire i dettagli di un mosaico di terroir, che ha ormai pochi paragoni nel mondo. Un viaggio nelle esposizioni e nelle identità delle singole vigne, tra grandi aziende e piccoli artigiani, alla ricerca dei dati territoriali più puri.
14,30 Sala Blu, Palazzo Gnudi
I bianchi macerati, i vini ancestrali che stanno conquistando il futuro del vino
Relatore: Lorenzo Rondinelli
Lorenzo Rondinelli è un degustatore ed un esperto di vini, per diversi anni maître sommelier al ristorante Trussardi alla Scala di Milano. Nella sua esperienza Lorenzo ha maturato una grande conoscenza dei vini macerati, soprattutto del territorio friulano, e grazie ad una particolare sensibilità per la loro difficile lettura riesce a raccontarli come pochi altri in Italia.
15,30 Sala degli Specchi, Palazzo Gnudi
Fiorano in verticale
Relatori: Giorgio Melandri e Adua Villa
Nel 1946 Alberico Boncompagni Ludovisi eredita dal padre una tenuta alle porte di Roma, sull’Appia Antica, e sovrainnesta le vigne di proprietà con i rossi merlot e cabernet sauvignon e i bianchi semolino, malvasia di Candia. Alberico è un visionario e inventa di fatto il terroir del vulcano laziale producendo pochissime bottiglie di vini diventati mitici e introvabili. Sono vini dalla incredibile longevità, meravigliosi e rari, meravigliosi nella loro storia e nelle loro qualità. Alberico espiantò tutte le vigne prima di morire, nel 1998, ma la tradizione di Fiorano fu continuata dal giovane Alessandro Jacopo, che è oggi il titolare della Tenuta di Fiorano. Ci accompagna in questo viaggio il giornalista Giorgio Melandri.
16,30 Sala Blu, Palazzo Gnudi
Il Sud rivoluziona il racconto del vino italiano. Viaggio in Puglia
Relatore: Edoardo Duccio Armenio (AIES Bologna)
Edoardo Duccio Armenio è pugliese ed è uno dei primi esperti ad avere intuito le potenzialità dei vini della sua regione. Qui ci accompagna in un viaggio alla scoperta dei principali territori del Primitivo: Manduria, Gioia del Colle, Salento. L’intenso e ricco Primitivo è oggi il vitigno pugliese di maggior successo in Italia e all’estero. La degustazione esplorerà la forza del carattere e le specifiche vocazioni dei terroir più rappresentativi.
17,30 Sala degli Specchi, Palazzo Gnudi
Lo Champagne, identità a confronto
Relatore: Marco Tonelli
La rivoluzione dello Champagne è arrivata solo qualche anno fa, grazie all’affermarsi dei piccoli recoltant manipulant, i piccoli artigiani che vinificano solo le loro uve. A quel punto la lettura territoriale era diventata interessante e le grandi Maison hanno subito capito che non potevano stare a guardare. Ecco allora che lo Champagne ha fatto i conti con una nuova comunicazione, che si sommava a quella delle identità di marchio, la vera firma delle grandi case. Il giornalista Marco Tonelli, uno dei più grandi esperti italiani della Champagne, ci guida in un percorso unico, fatto di vitigni e territori.
Domenica 25 ottobre
12,00 Sala degli Specchi, Palazzo Gnudi
La nouvelle vague abruzzese: i trebbiano fermentazione spontanea
Relatore: Alessandro Bocchetti
L’Abruzzo è sempre di più una regione di bianchi e sono sempre di più gli artigiani che stupiscono con vini verticali e longevi. La trama interessante di questa nouvelle vague abruzzese è quella del trebbiano ed in particolare quella dei trebbiano a fermentazione spontanea. Il riferimento di tutto il movimento è Francesco Paolo Valentini, che non mancherà certo in questo confronto, che ha regalato all’Abruzzo un paragone di complessità assoluto. Il giornalista Alessandro Bocchetti ha scelto tra i tanti artigiani abruzzesi quelli che meglio interpretano il tema e ci farà viaggiare nei diversi territori con vini giovani e con edizioni mitiche come la 2010.
14,30 Sala Blu, Palazzo Gnudi
Il viaggio della Grenache, tra Sardegna, Rodano e Mediterraneo
Relatori: Antonio Boco e Giuseppe Carrus
I sardi, documenti alla mano, ne rivendicano l’origine, e ad oggi ancora non si sa con certezza quale sia il percorso che questo vitigno ha fatto in Europa. Che sia nato in Spagna, in Francia o in Sardegna (dove viene chiamato Cannonau) non importa, importa invece che questo vitigno abbia viaggiato, addirittura fino alle Marche dove è arrivato con i pastori, e nel viaggiare abbia trovato espressioni diverse. Un vero e proprio vitigno del Mediterraneo, che come nessuno interpreta i profumi di mare e macchia, regalando complessità e sfaccettature.
15,30 Sala degli Specchi, Palazzo Gnudi
Barolo Vigna Rionda Massolino in verticale
Relatore: Filippo Apollinari
Uno dei cru più noti, in una delle interpretazioni più solide e classiche. Un’esperienza incredibile, un percorso nel tempo alla ricerca dell’identità più pura di questo immenso vino italiano. A guidarci Filippo Apollinari, uno dei più grandi esperti italiani di Langhe, un cultore di cru e annate, di sfumature e identità.
16,30 Sala Blu, Palazzo Gnudi.
La geografia del Rossese di Dolceacqua
Relatori: Paolo Trimani e Marco Broggi
3000 ettari vitati nel primo novecento, oggi solamente poche decine. Eppure il Rossese piace ed ha sempre più successo grazie ad una incredibile eleganza e ad una straordinaria capacità di lettura del territorio. Il successo di oggi di questo vino parte da qui e i 40 produttori della doc hanno avviato un incredibile lavoro di mappatura sfociato in 33 Menzioni Geografiche Aggiuntive, qui chiamate Nomeranze. Conosciamo meglio questo vino rosso, che incanta, e sul quale esperti ed appassionati stanno facendo la più bella scommessa del vino italiano.
17,30 Sala degli Specchi, Palazzo Gnudi
Aglianico, i territori e le storie del vino dei vulcani
Relatore: Michele Pico Palermo
Un viaggio sull’Appia antica in direzione sud, tre vulcani che accompagnano il cammino –Roccamonfina, Vesuvio e Vulture– e un vitigno capace di esprimersi tra forza ed eleganza, incredibile nella sua capacità di leggere i territori. Insieme a Michele Palermo –napoletano, assaggiatore ed esperto di vino, “enoarcheologo” come ama definirsi lui– attraverseremo la Terra di Lavoro, il Sannio, l’Irpinia e il Cilento per arrivare infine in Lucania. Queste sono le strade da percorrere per conoscere l’aglianico, uno dei più grandi rossi italiani, capace di reggere il tempo e consegnare oggi ancora perfetti i vini di annate lontane come la mitica 1968. Un racconto interessante per un vino che batte sempre più spesso le strade classiche e contadine della tradizione e ritorna protagonista grazie ai nuovi artigiani campani.
Lunedì 26 ottobre
12,00 Sala Blu, Palazzo Gnudi
Il Vin Santo di Vigoleno. Lo straordinario sconosciuto del piacentino
Relatore: Federico Aldrovandi (AIES Bologna)
Vigoleno è un borgo fortificato di rara bellezza, perfettamente integro, una specie di viaggio nel tempo che ti prende e ti riporta indietro di più di mille anni. Questo borgo è probabilmente nato intorno alla Pieve di San Giorgio, attorno alla quale si organizzò un nucleo di difesa stabile, ed è a tutt’oggi completamente compreso all’interno della cinta muraria. In questo territorio c’è un’antica tradizione di Vin Santo orgogliosamente portata avanti da un piccolo nucleo di produttori. Il Vin Santo di Vigoleno si ottiene da rare uve autoctone, melara e santa maria principalmente e berverdino, trebbiano, marsanne (qui storicamente presente e localmente chiamato champagne). Le uve vengono raccolte piuttosto precocemente, appassite, fermentate in tempi lunghissimi e affinate senza colmature per diversi anni. Conosciamolo attraverso una verticale del suo produttore più importante, Lusignani.
15,00 Sala Blu, Palazzo Gnudi
La lezione sul Nebbiolo
Relatore: Gianni Fabrizio
Lui è la memoria storica del vino italiano ed è probabilmente il più grande esperto di vini piemontesi in circolazione. Dalla sua mitica cantina privata ci propone una selezione di Nebbiolo, per viaggiare nel tempo e nelle diverse identità di questo straordinario vitigno italiano. Un privilegio raro e una degustazione irripetibile. Posti limitati.
17,00 Sala Blu, Palazzo Gnudi
Il Verdicchio e la sfida del tempo
Relatori: Pierpaolo Rastelli e Matteo Farini
Per molti è il grande vitigno bianco italiano ed è un vino in grado di sfidare il tempo accumulando una incredibile complessità. La longevità è proprio il tema di questa degustazione che coinvolge due esperti del territorio in una sfida al tempo fatta insieme ai grandi artigiani del verdicchio. Preparatevi a bottiglie straordinarie e introvabili.
VINO A MEMORIA
Palazzo Gnudi – via Riva di Reno 77/79, Bologna
Dal 24 al 26 ottobre 2015 dalle 11,00 — 19,00
PRENOTAZIONI ed INFO: vinoamemoria@gmail.com
INFO: 342/6153690 (dalle 9,00 alle 18,00)
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