Tenuta Lupinari – Sotto Pelle

Ho avuto l’onore di assaggiare in anteprima questo nuovo vino della Tenuta Lupinari. Un  vino fatto con tutta la tenacia e la passione di una giovane donna, Antonella Pellegrino, che con coraggio e determinazione si è messa in gioco per seguire un grande sogno.

Un sogno iniziato dal padre tanti anni fa, che ha acquistato una tenuta meravigliosa alle porte di Arezzo dove vivere con tutta la famiglia strappandola dalla grande metropoli romana. Un vero e proprio Castello dove fare l’attività di agriturismo e nel quale le vigne avevano un ruolo marginale e le uve venivano cresciute per poi essere vinificate per altri. Ma ora che il papà purtroppo non c’è più, Antonella ha deciso di spingersi oltre, per realizzare il suo di sogno, scendendo nei vigneti e in cantina per produrre con le sue forze, le sue conoscenze acquisite negli anni e la sua integrità, un vino tutto suo. Un vino che la rappresentasse da dedicare al padre con tutto il suo amore.

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A disposizione una vigna di circa 20 ettari, con vigneti di più di 40 anni, principalmente di Sangiovese, Canaiolo a bacca rossa e Trebbiano e Malvasia a bacca bianca.

Nascono così una serie di prodotti della tenuta Lupinari in primis il Rosso di Lupinari e l’Ottante e il bianco di Lupinari, fino ad arrivare al Sotto Pelle, vinificato in acciaio e lasciato a macerare sulle bucce per 15 giorni e affinato in barriques per circa 7 mesi.  Già dal nome e dall’etichetta trasmette il lavoro minuzioso e intuitivo nascosto dietro al progetto. Niente è lasciato a caso, specialmente se si collega il nome già di per se evocativo di “Sotto Pelle” al cognome di famiglia, Pellegrino, tante volte abbreviato dagli amici proprio con il diminutivo “Pelle”. Ma Sotto Pelle racchiude anche la voglia di fare un vino che non lasci indifferente. Un vino che possa calzare perfettamente fino a raggiungerti il cuore.

L’acino rappresentato in etichetta invece assume la delicatezza e la semplicità di un fiore appena sbocciato. Ti riporta alla genuinità, alla semplicità, alla naturalezza. Tutte caratteristiche che Antonella si sforza di trasmettere nei suoi vini. E c’è riuscita.

Vini completamente naturali, oserei dire artigianali, ma fatti senza perdere di vista risultati ambiziosi e moderni.

Tanta la strada da fare ancora per questa cantina nata come con una sua reale identità due anni fa, con i vini che si affacciano timidamente sul mercato solo ora. Ma le potenzialità sono tante.

E io ci credo.

 

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