Divertente l’Esperienza a Taste of Roma!
Nonostante l’immancabile Caos, si passeggia tra i vari Stand alla scoperta dei piatti proposti dai 12 Chef Stellati di Roma che sono stati precettati per queste tre giornate dedicate al Gusto. Ci si può così sedere nei tavolini sistemati nei bellissimi giardini pensili dell’Auditorium Romani a degustarli in tutta calma e, possibilmente, abbinati ad un buon bicchiere di vino selezionato tra le 50 proposte nei punti Winebar Trimani. Cosa vuoi di più dalla vita?… Probabilmente “non utilizzare l’odiosa tesserina con i Sesterzi che serviva a pagare qualunque cosa” ;))
Volendo potevi optare anche per tante altre bibite varie, dalle centrifughe alle buone birre della Leffe, che si erano inventati anche un percorso gustativo bendato che aveva l’aria molto interessante.
Devo dire che questa iniziativa permette di fare moltissime esperienze e di entrare non solo in contatto con cucine di altissimo livello alle quali non sempre si riesce a trovare modo di accedere, ma per di più le si hanno lì a disposizione, a confronto l’una con l’altra, il che rende tutto ancora più sfizioso. Ognuno aveva poi in qualche modo personalizzato il proprio Stand, cercando, per quando possibile, di richiamare l’atmosfera o i dettagli più caratterizzanti del proprio locale originale.
Da apprezzare moltissimo è anche la presenza in carne e ossa di tutti gli Chef, che oltre a fare seminari e lezioni nelle quali svelano i loro trucchi e segreti in cucina, sono anche disponibili al banco, per parlarti, per servirti, per confrontarsi. Una cosa davvero molto bella se si pensa che spesso, pur andando a trovarli in casa loro, non si riesce neanche a vederli.
Ci tengo a sottolineare che la maggior parte di loro si dava da fare ad accogliere le persone con estrema cordialità e cortesia, sorridenti, affabili, umilissimi. Il che non è affatto scontato se si pensa che sono stati li per tre giornate piene, caotiche, calde, senza tregua e fino a tarda notte.
Quindi umanamente li ho apprezzati tutti. Moltissimo.
Sono quindi riuscita piacevolmente a fare dei memorabili assaggini di piatti da loro proposti, ma ovviamente non sono riuscita a provarli tutti lo ammetto e vi presento la mia umile selezione, che non vuole essere una classifica ma solo il racconto di belle sensazioni.
Dalla PERGOLA HOTEL ROME CAVALIERI di Heinz Beck a colpirmi di più sono stati i Sedanini de Cecco con Gamberi Rossi, purea di Melanzana Affumicata e croccante Pane, una vera esplosione di sapori sapientemente mescolati.
Ma come posso non citare anche l’Uovo Poché su Amaranto con Tartufo Nero Estivo? Tartufo e Uovo sono un must imbattibile – ed io li amo profondamente – e Heinz Beck è riuscito anche qui a proporlo però in modo originale e particolarmente sfizioso.
Un applauso, oltre che per l’eccezionale bontà anche per la bellezza, al suo piatto “World of Taste” con Tartare di Manzo con Caviale Calvisius e panna Acida allo Yuzu.
Da GIUDA BALLERINO di Andrea Fusco
sono rimasta estasiata dalle Capesante in Tempura al Nero di Seppia con latte di Cocco e Guanciale. La croccantezza e leggerezza del fritto con il tocco orientale del latte di cocco rende il piatto indimenticabile.
Buonissimo anche lo Spaghetto Cacio e Pepe con Polvere di Cozze e menta fritta.
Per non parlare del più che scenico ““Piatto World of Taste”, un Ombrina con Fondo di Vitello, Lampone e Katsuobush.
Da ALL’ORO di Riccardo di Giancinto il Top è stato il loro “Piatto World of Taste”, il Susci di Manzo Fassona piemontese, parmigiano e Tartufo. Un idea geniale realizzata alla perfezione.
Menzione d’onore anche ai Ravioli Croccanti con Castrato, Mirto e Pecorino. Anche qui l’influenza asiastica è abilmente combinata con ingredienti della nostra tradizione, con un risultato eccellente.
Simpatico e buono invece il Maritozzo Broccoli e Salsiccia con Cacio e Pepe, ma per me meno emozionante.
Da IMAGO ALL’HASSLER di Francesco Apreda buono buono lo Gnocco alla Romana “Asia Express” accompagnato da verdurine, salsa di pomodoro e formaggio.
Influenze asiatiche ben riuscite anche per i Vermicelli di Soia al Sugo di Ricciola e Cozze.
Da l’ACQUOLINA HOSTERIA IN ROMA di Angelo Troiani ho provato un’appetitosissima Pizzetta con prosciutto di Alalunga e Fichi.
Ma di piatti imperdibili ce ne erano tanti altri… con molte proposte davvero sorprendenti.
Così come divertenti ed interessanti erano alcuno Stand creati a completare questa bella presentazione Culinaria. In particolar modo c’erano Stand che richiamavano le eccellenze della Cucina Italiana nel loro complesso, a partire dalle Mozzarelle di Bufala della Baronia – in assoluto uno dei miei punti di riferimento per comprare la bufala a Roma – a quelli che esponevano le attrezzature per cucinare, come le famose pentole Agnelli.
Accorso anche dalla Sicilia a mostrare i suoi Cannoli, non poteva mancare il Simpaticissimo Carmelo, che nel suo piccolo Stand si era portato tutto l’amore per la sua terra.
Diversi gli Stand dedicati al dolce, trai quali l’eccellente gelateria di Piazza Sant’Eustacchio. Divertente la nuova formula dello Steccolecco, che personalizzava il tuo ghiacciolo con praline di pistacchi, cioccolato fuso, noccioline e tanto altro.
Capitolo a parte merita la Scuola di Cucina Les Chef Blancs, con la bravissima Giulia Steffanina che mi ha preparato espresse delle deliziose polpettine di pane e formaggio e degli spaghetti all’aglione con lo specialissimo Kissingarlic.
Complimenti quindi a tutti gli Chef e personaggi vari che hanno partecipato a questa quarta edizione di Taste of Roma con tanto entusiasmo per esaltare e presentare l’eccellenza della cucina Italiana e soprattutto Romana, con tutto il suo splendore, la sua originalità ed i suoi segreti più intimi. 🙂
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