Ristorante Wine Bar Brylla – Roma

Come levarsi lo sfizio di assaggiare un bel vino senza svenarsi?

La formula del nuovo Winebar Brylla, appena aperto su via Chiana, punta proprio a questo.

All’ingresso mi hanno accolto con un grande sorriso sapendo che è il posto giusto per me.

Un locale incentrato sulla carta dei vini, ognuno dei quali è proposto anche al “bicchiere”, anzi volendo anche al semplice “assaggio”.

La carta dei vini conta circa 190 etichette disponibili alla degustazione (tranne al momento gli spumanti e quelle con tappi alternativi al sughero). Un format che non ho ancora mai visto a Roma, se non un tempo forse al Bacaro dove il bravo Paolo Poli riusciva a gestire tutti i vini alla mescita.

Oggi invece c’è un alleato fondamentale che rende il tutto possibile e si chiama Coravin. È uno strumento studiato appositamente per bucare con un ago capsula e tappo del vino, succhiare via il vino, colmare la parte mancante con il gas Argon e scivolare via senza lasciare alcuna traccia… e dopo il prelievo il vino resta integro per svariati mesi… fantastico no?

Coravin utilizzato e spiegato dal Cameriere del Brylla

La Lista dei vini del Brylla parte dall’idea di un grande abbraccio del mondo del vino degli ultimi 30 anni dai grandi big del mondo del vino agli emergenti più intriganti, da quelli più morbidi e strutturati ai vini biologici o biodinamici. Fil Rouge sempre e comunque è la qualità.

I vini sono classificati in ordine alfabetico volendo, oppure divisi in 3 diverse e inconsuete tipologie: i Vini Scacciapensieri (beverini, solari e di facile approccio), i comfort wine (vini succulenti, rotondi e corposi, lussureggianti ), e i riflessivi ( vini complessi, di grande personalità, per palati esperti).

La Carta dei Vini di Brylla spiegata da Daurio Laurenzi

Il costo della bottiglia parte da un prezzo giusto, direi ne regalati ne esagerati, e in proporzione esatta si paga il 50% per la mezza bottiglia, il 20% al bicchiere e 10%per l’assaggio. Così è possibile ad esempio con 1000€ bere una bottiglia di Chateau Lafite Rothshild 2006, e con 100 € levarsi lo sfizio di assaggiarlo.

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Il tutto accompagnato da un menù semplice che punta su proposte sfiziose come la crema di Macco di fave, paprica e schiacciatina al pomodoro.
O come il guanciale di manzo alle nocciole e sedano di rapa.

Si può anche scegliere inoltre, se mangiare sul grande bancone centrale che domina il locale, volevo attingendo all’easy menù da bar, oppure accomodarsi ai tavolini intorno o nella sala accanto, più tranquilla e riservata.

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In realtà c’è anche un tavolo grande nella meravigliosa cantina sotterranea dove vengono conservati i tantissimi vini… che magari un giorno renderanno disponibile….

e visto che dietro questo nuovo format c’è la straordinaria consulenza di Dario Laurenzi direi che tutto è possibile!

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Wine Bar Brylla

Via Chiana 77

Roma

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