Un nuovo ed interessante locale romano ha aperto ufficialmente le porte Sabato 19 Dicembre. Si tratta del Ristorante “Plancha”, in Via Bergamo, 28, a due passi da Piazza Fiume e proprio di fronte al cinema Savoy.
Ho avuto la possibilità di degustarlo in anteprima, grazie al graditissimo invito ricevuto dalla MG Logos, agenzia di comunicazione di successo, alla quale il locale si è affidata per il prezioso lancio.
Ad accogliere e coccolare gli ospiti, sono i due gestori del Locale: Ludovica Giordano Orsini, giovanissima proprietarie di 24 anni, proveniente da famiglia di ristoratori romani più che affermati, ed il simpaticissimo Oreste Egidio, professionista del settore.
Già dal primo impatto, trasmettono energia, entusiasmo e sicurezza, alternandosi ai tavoli con perfetta sincronia, e affabilità.
Anche il Locale ti mette subito a tuo agio, semplice e carino, quasi essenziale, poi osservando meglio si capisce che tutto è studiato fin nei minimi dettagli in modo curato e divertente.
È infatti stato ideato con la consulenza della Laurenzi Consulting, artefice di numerose Start Up di rinomati ristoranti di successo, per i quali studia in maniera profonda il Concept da sviluppare con originalità e professionalità, ed è stato poi realizzato con l’aiuto dello studio di architettura Strato.
Un lungo bancone in marmo bianco che dà sulla cucina, ti fa subito venire voglia di fermarti a bere un buon aperitivo. E ne vale veramente la pena, perché fanno dei cocktails molto intriganti ed originali, rielaborati da bravissimi barman che riescono anche a consigliare ad ognuno quello giusto nei gusti e nell’abbinamento!
Per la cucina si affidano allo Chef Gianluca Solustri (foto sotto), ed hanno fatto una scelta ben precisa: puntare su materie prime stagionali di alta qualità, su un metodo di cottura salubre e delicato, e sulle spezie che colorano ed impreziosiscono i piatti proposti.
Tutto è incentrato su un elemento chiave: La Piastra. Facile da comprendere sia dal nome del locale, sia dalla cucina a vista che sfoggia al centro l’enorme piastra, sia dal menù nel quale questo tipo di cottura fa da padrone.
La grande Piastra, che ricorda il Teppan giapponese, è ben divisa per le cotture dei vari alimenti, senza contaminazioni tra carne, pesce, uova e verdure, in modo da poter realizzare anche piatti vegani e vegetariani e salvaguardare le intolleranze. È un metodo di cottura, che aiuta a mantenere intatte le proprietà degli alimenti, esaltandone il sapore, perché la temperatura non raggiunge mai il punto fumo dei grassi, mantenendosi tra i 210° e 230°C circa. L’unica alternativa alla piastra è il forno a vapore.
Il menù, costruito su questi forti principi, diventa un percorso internazionale alla ricerca di questi tre criteri fondamentali: Genuinità, stagionalità, gustosità. Propongono così varie ricette più o meno tipiche provenienti da tutto il mondo, che affiancano piatti di ispirazione mediterranea, a quelli orientali, sudamericani e rivisitazioni personali.
Si parte infatti da un Cervice di Spigola, classico piatto dell’America latina, in particolare del Perù, nel quale il pesce, marinato nel lime è insaporito da pomodori e varie spezie tra cui coriandolo e peperoncino. Il pesce sembrava ottimo, ma mi è sembrato un po’ troppo immerso nei suoi condimenti.
Perfette invece le Capesante scottate, proposte in una fresca insalata di Songino, mango e anacardi, molto buone! Light, saporite, gustose!
Sempre tra gli appetizer, sono arrivati dei piccoli spiedini, fatti uno con salmone e avocado, l’altro con un manzo alle spezie, entrambi abbinati a gustose salse, rispettivamente una Tzatziki e una salsa “Plancha” simile alla Barbecue ma con ricetta segreta dello Chef.
A convincermi più di tutto sono stati i primi piatti, per i quali ho assaggiato prima un Riso Jasmine ai Gamberi, in Stile Giapponese, con Germogli di soia, carote, zucchine, cipollotto e anacardi!! Delicato, piacevole, divertente, anche per il fatto di essere servito con le bacchette, cosa che mi ha piacevolmente sorpresa!
Poi i Noodles di pollo alla Thailandese con Cavolo nero, porro, peperone verde e arachidi. Molto saporito, tanto che assaggiarlo prima del riso, sarebbe state un grosso errore, perché il suo sapore è molto più deciso e complesso. Ed il risultato molto Buono!
Divertente anche l’idea che puoi decidere tu lo stile che vuoi abbinare al Riso Jasmin o ai Noodles, scegliendo tra le 3 versioni Thailandese, Giapponese o Mediterraneo.
Tra i secondi un gradevole Tataki di Tonno scottato con sesamo su una particolare salsa a base di pomodori verdi.
Per gli amanti della carne invece ho assaggiato delle Ribs di Maiale con salsa di ostriche e sesamo. Piatto molto goloso, ma dal sapore troppo sapido, probabilmente dovuto alla salsa eccessivamente concentrata, o semplicemente non nelle mie corde. Fatto sta che erano però così sfiziose che le ho rosichiate fino in fondo!
Si riprendono subito in chiusura con un rinfrescante dessert composto da Gelato alla Cannella adagiato sull’Ananas grigliata. Ho apprezzato molto il fatto che anche il dessert contenga un alimento cotto sulla Piastra, ed il gelato mi ha conquistata!
Per la carta dei vini, Oreste ha voluto scegliere personalmente i vini che meglio potessero abbinarsi al suo locale, non crede nel vino della casa ma nella selezione molto accurata dei vini che ritiene più adatti ed interessanti. Ha puntato cosi su una selezione di vini nazionale abbastanza raccolta, con prezzi onesti, con qualche proposta internazionale, e delle belle birre sia alla spina che in bottiglia. Senza dimenticarsi dei fantastici cocktails anche molto adatti ad accompagnare la cena. io dopo aver sorseggiato un My MI.TO, versione personale dell’Americano, ho assaggiato i vini in abbinamento suggeriti da Oreste, che sono disponibili anche a Calice, due vini interessanti della Cantina sarda Surrau: il Bianco Vermentino di Gallura Docg Branu, fresco e minerale, tipico nella sua denominazione.
ed il Rosso Igt Isola di Nuraghi, un blend di uve Cannonau, Carignano, Cabernet Sauvignon e Murustellu. Vino piacevole dai sentori di frutta matura a polpa rossa e note che richiamano la macchia mediterranea.
È un locale decisamente divertente nelle sue proposte internazionali, guidate da un concept moderno di semplicità e genuinità, ideale per un pranzo light e gustoso, e per una serata informale tra amici, a partire dall’aperitivo.
Ludovica ci racconta che hanno ideato anche dei menù fissi a prezzi di favore per la pausa pranzo infrasettimanale, ed una formula originale che prevede dei piatti del giorno taglia XXL che si possono ordinare con un anticipo di almeno 24 ore, da condividere da 2 a 6 amici.
Presto il Plancha verrà affiancato anche da una parte Bar più ampia, in via di prossima apertura, ideato come salotto da te e golosi pasticcini nel pomeriggio, o come divertente appendice della parte aperitivi per l’inizio serata.
Plancha: Via Bergamo 28, Roma
06 31072361 Mail: info@plancharoma.it
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