Ristorante Enoteca La Torre a Roma, un’esperienza unica

Articolo a cura di Andrea Febo

Sulla sponda destra del Tevere, nello storico quartiere della Vittoria di Prati, in una palazzina del 1911 c’è un ristorante dall’atmosfera incantata; con la sua Stella Michelin, all’interno del Villa Laetitia, Enoteca la Torre è il luogo ideale per chi ha voglia di un’esperienza unica.

Ristorante Enoteca La Torre di Villa Laetitia

Ristorante Enoteca La Torre di Villa Laetitia

Se cercate un ambiente dove poter rimanere a bocca aperta per particolarità, bellezza e accoglienza, se volete un’occasione esclusiva per conquistare qualcuno attraverso il gusto, Enoteca la Torre è un giardino fuori dal tempo, è un gioco di luci e sfumature di colore, tra affreschi secolari e vetrate suggestive, è un ristorante dalle sale eleganti e dal personale gentile e accogliente.

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L’ingresso Bar del Ristorante Enoteca la Torre

Ritrovarsi seduti a un tavolo al centro della sala principale, avvolti dalla luce splendida di una giornata soleggiata, è stato l’inizio di un percorso interessante volto alla scoperta degli equilibri tra la cantina di Rudy Travagli (il Sommelier) e la cucina di Domenico Stile (lo Chef), una sinergia che ha portato quest’ultimo (28 anni e un curriculum di tutto rispetto) a indossare la Stella Michelin.

Le Cucine Enoteca la Torre

Le Cucine Enoteca la Torre

La carta dei vini della cantina conta moltissime etichette d’annata e da seduzione, il menu della cucina raccorda in maniera ricercata e creativa la tradizione d’origine campana dello chef, con i colori vivi degli ambienti.

Scoprirete un’entrée variegata per forme, consistenze e sapori, tra i quali posso consigliare di perdervi in un Aspic di pesce azzurro e Guacamole, in una Pasta soffiata alla carbonara e in una Mozzarella in carrozza con chutney di pomodoro del pignolo, o magari in un Rocher di blu di bufala e dolcesalato di nocciole.

Mozzarella in carrozza con chutney di pomodoro del pignolo

Mozzarella in carrozza con chutney di pomodoro del Pignolo

Piccoli sorprendenti colpi di sapore ai quali farei seguire un antipasto dalle tinte forti e dai sapori delicati ma decisi, come un Tonno rosso con barbabietola, yogurt greco, levistico e radici fermentate accompagnato da un brodo di rapa arrosto e katshoubushi.

Tonno rosso con barbabietola, yogurt greco, levistico e radici fermentate accompagnato da un brodo di rapa arrosto e katshoubushi.

Tonno rosso con barbabietola, yogurt greco, levistico e radici fermentate accompagnato da un brodo di rapa arrosto e katshoubushi.

Da provare anche i Gamberi rossi al cardamomo, stracciatella, caviale, agrumi e crocchette alla menta; i colori vi rapiranno gli occhi e saranno una componente costante dei piatti.

Gamberi rossi al cardamomo, stracciatella, caviale, agrumi e crocchette alla menta

Gamberi rossi al cardamomo, stracciatella, caviale, agrumi e crocchette alla menta

Se già non l’ha fatto di sua iniziativa, chiedete a Rudy di farvi servire il tutto accompagnato da uno Champagne Delamotte Brut, firmato Enoteca La Torre; nella terra di Reims, una delle cinque maison più antiche in Champagne, imbottiglia per loro un cuvée ricco, elegante e mai aggressivo, dove la forte componente di Chardonnay viene impreziosita da una mineralità sapida e da una freschezza in grado di esaltare ogni abbinamento nel piatto.

Champagne Delamotte

Champagne Delamotte

Passando ai primi piatti, non perdetevi il Risotto al limone di Amalfi, tartufi di mare, asparagi e yogurt di bufala; un piatto profumato, mai con una punta acida o dolce come ci si aspetta spesso dall’utilizzo del limone in cucina, ma dove vince sia al naso che nel palato l’essenza aromatica delle materie prime.

Risotto al limone di Amalfi, tartufi di mare, asparagi e yogurt di bufala

Risotto al limone di Amalfi, tartufi di mare, asparagi e yogurt di bufala

Se mangiate alla carta, indirizzate chi vi accompagna verso una Spaghetto al ragù di pesci di scoglio, bergamotto, patata acidula e nduja; l’insieme di colori vi proietterà in un acquerello dai sapori e dalle consistenze appaganti.

Spaghetto al ragù di pesci di scoglio, bergamotto, patata acidula e nduja

Spaghetto al ragù di pesci di scoglio, bergamotto, patata acidula e nduja

Al bicchiere chiedete un Cervaro della Sala 2015, un’annata gentile per le uve Chardonnay e Grechetto che lo compongono e che vengono vendemmiate e vinificate separatamente. Un vino capace di invecchiare grazie a una struttura raffinata, ma importante, un calice che conquista con i suoi profumi fruttai, unendoli al palato con le note dolci di vaniglia che lo chardonnay prende in botte. Una giusta continuazione tra sapidità e mineralità, in un crescendo di struttura capace di accompagnare elegantemente le stesse note dolci e acidule dei piatti.

Con i secondi passiamo alla carne, sperimentando così quanto più possibile i piatti di Domenico e le bottiglie di Rudy.

Fatevi portare l’Agnello alla Villeroy, croccante fuori, tenerissimo dentro; una ricetta tradizionale che accosta la dolcezza e le componenti grasse della salsa, al sapore delicato della carne magra.

l’Agnello alla Villeroy

l’Agnello alla Villeroy

Seguendo l’esempio dei primi, indirizzate chi vi accompagna a ordinare l’Anatra alla brace profumata al coriandolo, con crocchetta di interiora, chutney di finocchio e arance sanguinelle; anche se qualcuno potrebbe farsi intimorire dal coriandolo, come anche dalle interiora, io vi consiglio di lasciarvi tentare e di provare il complesso equilibrio tra tutte le consistenze del piatto. Vi lascerà una bocca piacevolmente abitata da retrogusti erbacei.

l’Anatra alla brace profumata al coriandolo, con crocchetta di interiora, chutney di finocchio e arance sanguinelle

l’Anatra alla brace profumata al coriandolo, con crocchetta di interiora, chutney di finocchio e arance sanguinelle

Ad accompagnare i secondi, puntate dritti a un Vigneto La Casuccia “Castello di Ama” 1994; un vino figlio di Sangiovese e Merlot, prodotto soltanto in grandissime annate e in quantità limitata, dal corpo strutturato e dal profumo intenso con piacevoli note fruttate, morbido al palato con un gradevole e leggero retrogusto di legno. Prezioso, decisamente avvolgente e in equilibrio con i sapori e la preparazione delle carni.

Vigneto La Casuccia “Castello di Ama” 1994

Vigneto La Casuccia “Castello di Ama” 1994

Infine i dolci, tra i quali spiccano la Crostatina meringata al limone, tamarindo e wasabi. 

Crostatina meringata al limone, tamarindo e wasabi

Crostatina meringata al limone, tamarindo e wasabi

Così come vale la pena assaggiare il Sandwich di caffè caramellato, con crème brûlée ai fiori di sambuco, spuma di tabacco, gel di liquirizia e gelato al liquore di sambuco; anche qui vincono i profumi e gli equilibri dai sapori mai invadenti.

Sandwich di caffè caramellato, con crème brûlée ai fiori di sambuco, spuma di tabacco, gel di liquirizia e gelato al liquore di sambuco

Sandwich di caffè caramellato, con crème brûlée ai fiori di sambuco, spuma di tabacco, gel di liquirizia e gelato al liquore di sambuco

Domenico gioca con gli ingredienti di sempre e te li serve come non li hai mangiati mai;

Domenico Stile (lo Chef) con Andrea Febo

Domenico Stile (lo Chef) con Andrea Febo

Rudy ti accoglie col sorriso e con la sua professionalità, riuscendo a metterti nel calice quello che avresti voluto bere senza averlo mai saputo scegliere.

Rudy Travagli (il Sommelier)  con Andrea Febo

Rudy Travagli (il Sommelier) con Andrea Febo

Attenzione, dedizione, gusto ed eleganza.

Terminata la tavola, godetevi il tavolo e la compagnia fino a quando volete; l’ambiente ampio, luminoso e caldo ve lo consiglia e ve lo permette.

Giardino interno di Villa Laetitia

Giardino interno di Villa Laetitia

Villa Laetitia è un’oasi di pace restituita ai romani grazie alla creatività di Anna Fendi Venturini, Roma è bella, ma se cercate un non luogo che vi faccia sentire altrove, Enoteca la Torre è un’esperienza da fare assolutamente.

 

 

Enoteca La Torre a Villa Laetitia

www.wnotecalatorreroma.com

Tel. + 39 06 45668304

enotecalatorre@villalaetitia.com

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