Quattrocene a Quattromani a Villa Cimbrone con Allegrini e Feudi di San Gregorio

Questo 2020 sembra volerci mettere alla prova sotto tutti i punti di vista. E più che mai ci sta facendo sentire la forza dell’unione, della collaborazione, dell’ingegno e della tenacia.

Ed è così che sempre più realtà si stanno dando una mano, unendosi per essere più forti.

È proprio con questo spirito che nascono una serie di cene che legano ed esaltano 3 importanti realtà del nostro territorio:

Villa Cimbrone, come straordinaria location nel cuore di Ravello e due cantine italiane che rappresentano un orgoglio del nostro territorio: Allegrini e Feudi di San Gregorio.

Marilisa Allegrini, Chiara Giannotti e Antonio Capaldo a Villa CImbrone

Marilisa Allegrini, Chiara Giannotti e Antonio Capaldo a Villa CImbrone

Un segnale molto forte per il valore che contraddistingue la Costiera amalfitana nella sua eccellenza, che ricordiamo essere patrimonio dell’umanità Unesco.

Vista della Costiera Amalfitana da Ravello

Vista della Costiera Amalfitana da Ravello

4 meravigliose cene scandite nei mesi di Agosto e Settembre, tutte ripetute in anteprima per la stampa e poi aperta al pubblico, per esaltare le eccellenze del nostro paese e fatte con la massima attenzione al delicato momento che stiamo vivendo.

4 punti diversi di Villa Cimbrone, per sviluppare tematiche diverse e permettere di sorprendente costantemente l’ospite per gli incredibili scorci che questo posto incantevole nasconde, e con una cucina che intreccia le preparazioni del Resident Chef Lorenzo Montoro (Ristorante Il Flauto di Pan at Villa Cimbrone – 1 stella Michelin) a quelle di 4 diversi Chef selezionati per l’occasione.

Il Programma delle cene aperte al pubblico è il seguente:


E io vi racconto la cena alla quale ho avuto il piacere a la fortuna di partecipare che aveva come tema l’ Orto e lo Chef Peppe Guida ad affiancare Lorenzo Montoro. Un modo per esaltare la ricchezza delle materie prime della nostra Terra, ma al tempo stesso il lato di artigianalità, semplicità e profondo rispetto per la natura.

Tanto per cominciare ci troviamo nel cuore di Ravello, una cittadina nata nel V secolo, a picco sul mare della Costiera Amalfitana, che racchiude tante delle bellezze paesaggistiche e strutturali più amate del nostro Belpaese, ed in particolare le due spettacolari e rinomate Ville storiche: Villa Rufolo e Villa Cimbrone.

Un luogo magico, suggestivo che suscita emozioni e stupore.

Affacciandosi dalla Terrazza dell’infinito sembra di prendere il volo… e ci si sente un tutt’uno con il paesaggio circostante, come sottolinea il Giorgio Vuilleumier, proprietario e General Manager di Villa Cimbrone che, grazie a lavori di ristrutturazione minuziosi, rocamboleschi e non invasivi, è riuscito a preservare l’antico fascino di questo luogo ed esaltarlo ulteriormente con questa struttura alberghiera a 5 stelle.

Giorgio Vuilleumier

Giorgio Vuilleumier con Chiara Giannotti

L’aperitivo itinerante per la Villa, è stato ancora più apprezzato grazie ai calici di Dubl Esse il Metodo Classico Dosaggio Zero di Feudi di San Gregorio  e il Rosato di Bolgheri Cassiopea firmato da Poggio al Tesoro.

Vista da Villa Cimbrone

Vista da Villa Cimbrone

La Cena nell’Orto è allietata da un’orchestra tipica napoletana che accompagna i piatti studiati dai due Chef in abbinamento ai vini proposti dalla famiglia Allegrini e da quella di Feudi di San Gregorio. E tra i pochi e selezionati invitati non sono mancate piacevoli sorprese come quelle di trovare una coppia gastronomica d’eccellenza quella di Filippo La Mantìa e Chiara Maci. 

Chiara Giannotti con Filippo La Mantia ospite della Serata

Chiara Giannotti con Filippo La Mantia ospite della Serata


Poggio al Tesoro, SoleSole Pagus Camilla, Bolgheri Vermentino Doc 2016

Si inizia con un vino di Bolgheri firmato da Marilisa. Nonostante Bolgheri sia una zona dove si sono sviluppati i vitigni internazionali, con questo vino hanno voluto dare spazio a un vitigno autoctono il Vermentino. Hanno voluto però un Vermentino che esaltasse la freschezza pur esibendo un corpo importante e una buona longevità. Per questo motivo, sotto consiglio dell’enologo è stato selezionato un clone di Vermentino Corso.

Nasce così il loro SoleSole che si è poi evoluto in una seconda espressione quella del SoleSole Pagus Camilla. Pagus che come suggerisce nel suo significato latino, indica un piccolo terreno vocato. I vigneti sono quelli delle Sondraie e si trovano vicino alla fossa Camilla.

L’artigianalità si ritrova non solo nel vigneto ma anche nella vinificazione in anfora che lo caratterizza.

Poggio al Tesoro SoleSole Pagus Camilla 2016

Poggio al Tesoro SoleSole Pagus Camilla 2016

Con Melanzana imbevuta in olio Evo, cotta al Forno e insaporita con erbe, aceto, battuto di pomodori e fior di latte – Peppe Guida.

Melanzana imbevuta in olio Evo, cotta al Forno e insaporita con erbe, aceto, battuto di pomodori e fior di latte - Peppe Guida

Melanzana erbe, aceto, battuto di pomodori e fior di latte – Peppe Guida


FeudiStudi Morandi, Fiano di Avellino 2017.

Un Fiano di Avellino che meritava veramente l’invecchiamento grazie alle sue spiccata dote di acidità elevata.

Appartiene alla linea FeudiStudi che è dedicata a piccoli appezzamenti particolarmente vocati per i vini bianchi da invecchiamento.

Un vino nato nel 2015 e che dimostra proprio come il vino precedente di Vermentino, come l’Italia sia capace di fare vini Bianchi da invecchiamento sorprendenti.

FeudiStudi con

FeudiStudi con Contadini e Pescatori

Contadini e Pescatori, con essenze dell’orto , friselle di agerola e scorfano marinato al finocchietto selvatico – Lorenzo Montoro


Feudi di San Gregorio Campanaro 2018 

Blend di Fiano e Greco. Sono due docg che non si incrociano mai se non nella zona di Campanaro.

E questo vino ha voluto proprio esprimere i due vitigni insieme, vinificati in parti uguali e il loro splendido potenziale.

Campanaro con

Campanaro con seghettino all’acqua di Limonte

Spaghettini all’acqua di limone, olio e provolone – Peppe Guida


San Polo, Podernovi Brunello di Montalcino 2015

La sfida di abbinare gamberi e lostriche con il Brunello? Superata!

San Polo si trova nella parte più calcarea di Montalcino.

Podernovi è un vigneto che riesci a godere di varie esposizioni questo gli dà ottima freschezza, longevità e buon equilibrio.

San Polo

Podernovi San Polo con Pasta e Patate

Pasta e mare “mesca Francesca” di Gerardo di Nola, patate di Montoro, alghe, crudo di mare e ostriche – Lorenzo Montoro

Pasta e Patate

Pasta e Patate

Feudi di San Gregorio Campanaro 2010

La voglia di dimostrare l’incredibile potenziale di questo vino con una bottiglia che porta sulle spalle un’evoluzione di 10 anni e che al palato risulta ancora splendidamente fresca e in forma.

Campanaro 2010

Campanaro 2010

Palamita con verdure di agosto, agrumi e camomilla – Peppe Guida. 

La Palamita

La Palamita


Allegrini, Giovanni Allegrini, Recioto della Valpolicella 2015

Stupendo questo vino dolce della tradizione Veneta, per il quale Marilisa ha raccontato nuovamente l’affascinante storia che ha dato poi vita all’Amarone, che nacque infatti da partite di Recioto apparentemente sbagliate e quindi considerate non dolci.

Chiude questo bellissimo pranzo insieme a un dessert che riporta anche qui alle tradizioni più antiche e ti fa quasi tornare bambino.

Recioto della Valpolicella Allegrini con Pane fichi e noci

Recioto della Valpolicella Allegrini con Pane fichi e noci

Pane fichi e noci, composta di fichi e olio di oliva – Lorenzo Montoro. 


Siete ancora in tempo per ricevere informazioni e prenotare per i prossimi eventi.

Vi lascio i recapiti:

ristorante@villacimbrone.it / +39 089 857459

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