Articolo a cura di Chiara Giannotti
Dalla degustazione di Meregalli tanti sorrisi, ottimi vini, belle scoperte e una grandissima anteprima mondiale!! In poche parole : non ci siamo affatto annoiati!!
Ecco qualche ricordo della giornata dei #100vinimeregalli …. In realtà c’erano anche #100spiritsmeregalli … ma perdonatemi non ce l’ho fatta a fare tutto!!!
Condivido solo qualche appunto tra i tanti meravigliosi vini presenti.
Partiamo dall’ Anteprima mondiale che non è neanche in commercio quindi quasi una notizia da spoiler:
Bollinger festeggia i 40 anni di legame con James Bond… un amore appassionato che si arricchisce di un ulteriore festeggiamento con l’uscita del 25esimo film di James Bond!
È una Riserva speciale , in uno scrigno magico degno di 007….
Non è ancora in commercio ma lo sarà molto presto!
Tornando in Italia:
Altra grande novità è il Nanuci 2017 di Casematte.
Un Nocera 100% nato con l’annata 2017 in 3000 bt grazie anche alla collaborazione con Carlo Ferrini che ama intensamente le pure espressione del territorio ! E questo ne è un ottimo esempio!!
Splendida conferma poi il loro Faro 2016 !
55% Nerello Mascalese e 25% Cappuccio 10% nocera e 10% Nero d’avola… Ma che bel vino!!! Come dice lo stesso Gianfranco Sabbatino , proprietario di questa cantina siciliana : “Piccolo uomo, grandi vini“ !!! una forza della natura , questo lo aggiungo io !! ?
Grandissima novità anche in Campania in casa Galardi che dopo 25 anni di produzioni di un solo unico ( grande) vino, il rinomato Terre di Lavoro fatto con 80% di Aglianico e 20% di Piedirosso, esce con un Piedirosso in purezza: il Terra di Rosso 2017.
Ottimo incontro anche in Lombardia , con Rainoldi, e la sua Sassella dal bel frutto al naso e delicatezza avvolgente, fatto con Nebbiolo 20 mesi botte grande da 115 hl,
e con i due Sfurzat:
Sfurzat di Valtellina 2016
Nebbiolo 300 metri ad appassire e perdono circa il 30% di acqua
Valtellina Superiore docg affinamento in botti da 56 e 25 hl di rovere misto per 18 mesi.
Per il terzo anno affinamento solo bottiglia
Sforzat di Valtellina Fruttaio Ca’ Rizzieri 2016
Dalle zone di Valgella e Grummello
Quota 500 m di altezza ad appassire poi 16 mesi in barrique nuove poi affinamento in acciaio e bt
Potente e avvolgente al naso vellutato e pieno in bocca, se vi piace il genere Sfurzat è qualcosa da assaggiare !
Splendida conferma dal Nobile di Montepulciano, il Nocio di Boscarelli resta sempre un punto di riferimento del territorio da cui prendere esempio. E Nicolò de Ferrari ci ricorda che matura due anni in botti di varie dimensioni che mantengono separare le varie zone di produzione. Sempre un bel bere intenso elegantissimo e di splendida persistenza.
Sempre in Toscana non ci si può non fermare da Ciacci Piccolomini d’Aragona, che oltre all’ottimo Brunello di Montalcino 2013, presentavano un interessantissimo Rosso di Montalcino, il Rossofonte 2016.
In questo caso si può dire piccola regione ma grandissimo vino, quello di Di Majo Norante
Don Luigi 2014.
Un Montepulciano Biologico fatto in Molise con una leggera vendemmia tardiva e una maturazione di 2 anni diviso tra barrique e tonneaux . Alessio di Majo Norante lo definisce così “ Ricco e piacevole ! “ e non possiamo proprio dargli torto.
Vini che è sempre un piacere riassaggiare, così come incontrare la loro produttrice, sono quelli di Maculan, con la simpaticissima Angela Maculan sempre pronta a spiegarteli al meglio. Qui ci sono due indiscussi mostri sacri:
Fratta
50% cab sauv e 50% merlot, macerazione e poi 12 mesi di barrique 80 % nuove e 20% usate.
Torcolato di Breganze, il vino dolce passito, ottenuto da uve Vespaiola in purezza !
Dall’estero tante casette divertenti…..
Io ve ne presento due :
Il Tokaji Aszù di Samuel Tinon del 2007, il massimo livello di dolcezza raggiunto dai Tokaji. Con i suoi sentori di frutta candita, leggermente appassita, unita a miele e spezie dolci è fatto con uve tipiche di questa zona ungherese, tra i quali spiccano il Furmint e Harslevelù. Aszù significa essiccato, ma normalmente questo appassimento avviene su pianta, e i chicchi vengono raccolti uno ad uno, rendendolo un prodotto estremamente raro , prestigioso, e anche molto caro.
Dalla Napa Valley un produttore il cui nome strafamoso è legato più al cinema che al vino, ma anche in questo campo si è saputo distinguere: si tratta di Francis Ford Coppola ! Tra quelli presenti, che escludevano le sue inarrivabili punte di diamante c’era il Director’s Cut 2016 nel quale domina il Cabernet Sauvignon completato da Petit Verdot e Cabernet Franc. 14 mesi in barrique francesi 40% nuove e 60% usate .