Perseo & Medusa… Il vino in onore della viticoltura eroica

Vendita record nel mondo del vino, lo scorso giugno, con un valore di 330.000 per la confezione di Perseo&Medusa.

Si tratta di un vino bianco, nato nell’Isola del Giglio, grazie al talento e all’ingegno di un imprenditore toscano, Pier Paolo Giglioni, che ha voluto rendere omaggio, con un’edizione del tutto speciale, alla viticoltura eroica.

Si perché nell’Isola del Giglio dove le pendenze, l’isolamento e le condizioni generali rendono la coltivazione particolarmente difficile, riuscire a lavorare i vigneti è quasi un’impresa titanica.

Viticoltura Eroica

L’Italia è disseminata di piccole zone nelle quali, da eroi, i vignaioli portano avanti con fatica, ma con indiscutibile passione e grandi soddisfazioni il loro lavoro per ottenere ottimi vini e soprattutto valorizzare la tipicità del loro territorio, seppur impervio. In particolare vengono definite eroiche tutte le vigne coltivate in piccole isole, ma anche quelle ubicate ad un altezza superiore ai 500 metri, quelle ubicate su gradoni o terrazzate o con una pendenza superiore al 30%, come nelle Cinque Terre, in Valtellina, Trentino Alto Adige o Valle d’Aosta per esempio. Altri esempi si trovano in Sardegna e Sicilia, nelle pendici del Vulcano Etna e nella piccola isola di Favignana o Pantelleria.

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“un’eccellenza millenaria, contro la natura e la burocrazia”, così Pier Paolo Giglioni definisce questa viticoltura, alla quale ha voluto rendere omaggio con un vino prodotto in sole 300 confezioni create, per pochi elettissimi fortunati che avranno la possibilità di acquistarle. Contengono due bottiglie ciascuna, una da bere e una da conservare in ricordo di questa tradizione e della fatica di tutti questi uomini che ogni anno si immolano per tramandare una storia e raccontare il proprio territorio.

Ad ornare una delle bottiglie, impreziosendo ulteriormente la confezione, è stato inoltre creato un bracciale da bicipide in argento, forgiato a mano da esperti artigiani fiorentini.

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Il vino è prodotto interamente con l’Ansonica cresciuta nei pendii scoscesi che si tuffano nel Mediterraneo, un vitigno bianco tipico e autoctono presente nella zona di Grosseto, e predilige l’intenso soleggiamento, le temperature alte e le scarse precipitazioni.

Il nome del vino riprende l’antico racconto mitologico di Perseo&Medusa, proprio a simbolo della forza, della lotta estrema, della tenacia e della grandezza eroica.

Per garantirne l’autenticità e monitorare la qualità del vino, la confezione è anche dotata di un sistema di controllo unico, creato da Wenda Unique. Si tratta di un dispositivo, applicato al collo della bottiglia, con molteplici sensori che garantiscono la non alterazione e l’irreplicabilità del prodotto, seguendo con una piattaforma virtuale gli spostamenti della bottiglia e delle alterazioni climatiche subite.

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Valore aggiuntivo non da poco se si pensa appunto a un vino da investimento, nel quale autenticità e buona conservazione fanno da padrone. E Perseo&Medusa è entrato di getto nell’olimpo dei vini da collezione, dimostrando quanto l’investimento nel settore vinicolo sia forte oggi più che mai, e diventando il vino venduto più caro al mondo, grazie a un compratore di Shanghai che ha offerto ben 330.000 € per aggiudicarsi la confezione n. 3. Lo rivediamo anche nella prossima Asta di Ansuini del 26 settembre con una base di partenza di “soli” 10.000€.

 

 

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