Nero, viola e arancione sono i colori tradizionali di questa festa, ma la Zucca è diventata ormai simbolo incontrastato della Festa pagana di Halloweeen, che si festeggia la notte del 31 Ottobre precedendo il Giorno di festività cristiano del 1 Novembre in cui si celebrano tutti i Santi ed il 2 Novembre dedicato invece alla commemorazione dei defunti.
Halloween ha molto probabilmente origine Anglosassone, anche se c’è anche chi la collega ad un’antica festa romana dedicata a Pomona – dea dei frutti e dei semi – o alla festa dei morti chiamata Parentalia. Ma è più probabile che Halloween derivi da origini britanniche, ed in particolare dalla festa celtica che celebrava la fine dell’Estate, che nel medioevo sfociò con incontri e raduni all’insegna del sovrannaturale, incentrandosi sul tema dei morti, della stregoneria e dell’occulto.
Coincide con la notte prima di Ognissanti, la festa istituita da Papa Gregorio IV nell’840 con celebrazione nel 1º di novembre. Sicuramente non è una coincidenza e forse questa scelta era intesa a creare una continuità col passato, riprendendo o sovrapponendo la nuova festività cristiana a quella più antica.
Tant’è che il nome attuale Halloween dovrebbe derivare da una variante scozzese del nome All Hallows’ Eve, cioè la notte prima di Ogni Santi (in inglese arcaico All Hallows’ Day, moderno All Saints’ Day).
La festa è infatti principalmente sentita in tutti gli stati di origine Anglosassone, come USA, Irlanda, Australia e Regno Unito. Ha trovato nell’America del Nord i suoi seguaci più convinti, che l’hanno poi resa a partire dalla metà dell’800, come una delle ricorrenze più importanti dell’anno, festeggiata all’insegna dell’Horror più spinto, dove streghe, vampiri, zombie, scheletri e quant’altro fanno a gara per spaventarsi l’un l’altro.
Ma è diventata anche una festa dove i bambini si divertono tantissimo a girare mascherati per le strade, bussando alle case (teoricamente addobbate per l’occasione e definite “case amiche“) per fare il “Trick-or-Treat“, il famoso “Dolcetto o scherzetto“ che li fa tornare a casa con cestini spaventosamente buoni e pieni di caramelle di tutti i tipi.
Lo sviluppo di oggetti e simboli associati a Halloween si è andato formando col passare del tempo. Ad esempio Ma l’uso della zucca intagliata ed illuminata, pare derivi invece dal personaggio di Jack-o’-lantern, un fabbro avaro e ubriacone, che un giorno incontrò il diavolo che voleva prendersi la sua anima. Dopo colpi di astuzia ed imbrogli, Jack ottenne dal Diavolo la promessa di essere risparmiato dall’inferno, solo che quando morì aveva compiuto talmente tanti peccati da non essere accettato in paradiso. Fu così che si ritrovò a dover errare come anima tormentata per sempre. Porto con se una rapa intagliata con all’interno un tizzone ardente per scaldarsi e farsi luce nella notte quando vagabonda invano in cerca di un rifugio. La rapa era usata tradizionalmente a Halloween in Irlanda e Scozia, ma gli immigrati in Nord America usavano la zucca originaria del posto, che era disponibile in quantità molto elevate ed era molto più grande. Andò a sostituire completamente la rapa, grazie anche alla maggiore reperibilità ed alla maggiore facilità di lavoro di intaglio. La tradizione americana di intagliare zucche risale al 1837 ed era originariamente associata con il tempo del raccolto in generale, venendo associata specificamente a Halloween verso la seconda metà del Novecento. Divenne cosi simbolo per ricordare le anime bloccate nel Purgatorio e destinate a vagabondare per sempre.
Oggi si trovano intarsiate e proposte in tutti i modi, ma sempre di più la faccia spaventosa della Zucca sta lasciando spazio a quella più sorridente e buffa.
L’usanza di bussare porta a porta deriva anche dal Medioevo, sempre dall’Irlanda e Gran Bretagna, quando la gente povera, nel giorno di Ognissanti, andava a chiedere cibo in cambio di preghiere ai Santi per i defunti della casa celebrati poi il giorno seguente. “Trick” infatti in inglese significa scherzetto, ma anche dispetto o maledizione per il padrone di casa che non dava nulla ai pervenuti. Pare comunque che atteggiamenti simili si avessero anche in tradizioni antiche del nostro paese, in particolare al Sud.
Nella cultura italiana la celebrazione di questa festa è sentita da relativamente poco tempo, poiché per il Vaticano e per molte persone è sempre stata una festa pagana o peggio una festa dedicata al diavolo ed alla stregoneria che può portare negatività e pericoli. Tutt’oggi ci sono molte sette seguaci di Satana per le quali è la festa più importante dell’anno, dato che coincide anche con il calendario delle Streghe nel quale il 31 ottobre è la fine dell’estate e l’inizio del nuovo anno dove tutto ciò che è freddo e nero viene collegato alla morte ed all’occulto.
Negli ultimi anni però anche nel nostro paese è vista sempre di più come un momento di conciliazione con ciò che esiste di più mostruoso e con eventuali presenze dell’aldilà, ed è sempre più festeggiata come una festa mascherata all’insegna del divertimento, nella quale è probabile avere qualche visita pomeridiana di bambini abbigliati mostruosamente ad arte.
Nei paesi anglosassoni sono tutti molto preparati per questa giornata particolare. Le case sono vere e proprie opere d’arte allestite per accogliere i giovani mostri, ed è molto probabile che chi ti apre sia a sua volta travestito in modo spaventoso e che offra solo dolcetti a forma di zucca, fantasmini o altre cose rigorosamente a tema.
Quest’anno sono stata a festeggiarlo a Londra ed è stato un vero divertimento portare i bambini in giro per le case!!! (mi raccomando non prima che cali il sole!!!)
Ma scopriamo di più sull’origine della leggenda della Zucca di Halloween e delle sue proprietà principali nell’Articolo di Stefania Vinciguerra sulla Gazzetta di Lucca:
https://www.lagazzettadilucca.it/rubriche/2015/10/halloween-e-tempo-di-zucca/
“Halloween, una festa che fino a qualche decennio fa era sconosciuta e che, pure essendo estranea alla nostra cultura, è entrata prepotentemente nelle nostre famiglie. Streghe, fantasmi, zombi, vampiri e poi… zucche.
E perché mai queste faccione fatte con le zucche?
L’uso probabilmente deriva dalla leggenda irlandese di Jack-o’-lantern, che avendo ingannato il diavolo finì (da morto) costretto a camminare nell’oscurità illuminata solo da un lumino che aveva posto in una rapa intagliata e che si vedeva la notte di Ognissanti. Importata negli Stati Uniti, la rapa fu sostituita con una zucca e divenne il simbolo della festa di Halloween. Da lì a noi, come spesso accade il passo fu breve, al punto che ormai sarebbe impossibile trascorrere il mese di ottobre senza vedersi circondate da facce, più o meno brutte, di zucche sdentate. È il consumismo, bellezza…
In effetti il termine zucca deriva dalla parola cocutia (testa), poi storpiato in cocuzza, cozucca e infine, zucca. Quindi questo suo ricordare una testa è anche nella nostra storia. La pianta è originaria dell’America Centrale, è molto antica (6-7.000 anni a.C.) ed era uno degli alimenti base delle popolazioni locali. È stata uno dei primi ortaggi importati in Europa dai colonizzatori, insieme alle patate e ai pomodori. Appartiene alla grande famiglia delle Cucurbitacee, e ce ne sono diverse specie. Le più note sono la Cucurbita maxima (zucca dolce) e la Cucurbita moschata (zucca torta o zucca pepona). La prima è quella che noi consideriamo la zucca per eccellenza: grande, sferica ma appiattita nella parte alta, dalla buccia spessa, caratterizzata da rigature longitudinali. La polpa è giallo-arancio, di consistenza farinosa e il sapore è dolciastro. La seconda invece ha una forma allungata che la fa somigliare a un otre ed è più piccola, anch’essa dolce di sapore.
Contrariamente a quanto si possa pensare, quando si dice che la zucca “è tutt’acqua e non dà niente” (in effetti fornisce solo 17 calorie ogni 100 grammi), le sue proprietà sono diverse e vale la pena tenerle in considerazione. Innanzitutto è un’ottima fonte di vitamine e sostanze antiossidanti, ma contiene anche diversi principi attivi quali i carotenoidi e, nei semi, un amminoacido particolare: la cucurbitina.
Ma procediamo con ordine: il betacarotene, contenuto in abbondanza, è indispensabile per la formazione della vitamina A, protegge il sistema circolatorio, è un antinfiammatorio e inoltre presenta proprietà antiossidanti in quanto contrasta l’azione dei radicali liberi rallentando l’invecchiamento delle cellule. Ha anche benefici effetti diuretici e lassativi. La zucca contiene poi molti sali minerali (calcio, fosforo, potassio, magnesio, ferro, selenio, sodio, manganese e zinco) nonché una buona quantità di fibre. La polpa è ricca anche di diversi aminoacidi, come l’arginina, l’acido glutammico, l’acido aspartico e il triptofano, ma quello che presenta maggiori proprietà terapeutiche specifiche è forse la cucurbitina, contenuta nei semi (che vengono consumati tostati e salati negli aperitivi e dai quali, freschi, si produce un olio molto saporito). La cucurbitina è conosciuta da secoli come vermifugo e agisce addirittura contro il cosiddetto verme solitario (la tenia echinococco), nonché contro altri parassiti intestinali, grazie ad un effetto paralizzante.
La zucca può essere impiegata anche nella cosmesi, per le sue virtù emollienti, per creme e maschere di bellezza, o come aiuto in caso di punture di insetti. A tavola si presta a moltissimi utilizzi, in pratica dall’antipasto al dolce.”
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