I Cannoli Siciliani nascono come un dolce di carnevale, ma poi essendo così buoni quest’abitudine è andata persa, e vengono fatti e consumati tutto l’anno, rappresentando una delle Specialità più conosciute di tutta la Sicilia. Il nome deriva dalla Canna con la quale veniva piegata la cialda, oggi sostituita normalmente da cilindri d’acciaio.
Sembra un dolce semplice, ma in realtà è pieno di variabili:
- La Ricotta: la qualità della ricotta è più che fondamentale. Si trovano però, anche tra le migliori, differenze sostanziali da una parte all’altra dell’isola, cosa che rende difficile stabilire quale sia la migliore, ma senz’altro il livello di bontà della ricotta Siciliana in generale è altissimo.
- La Guarnizione spazia dalle gocce di cioccolato ai pistacchi, dai canditi alle nocciole… da chi fa un mix di tutto, a chi non mette praticamente nulla. Anche qui è divertente assaggiarsi le varie versioni. Io personalmente preferisco quella con le gocce di cioccolato o quella con i pistacchi…
- La Croccantezza della cialda. Requisito importantissimo è mangiarli appena farciti, di modo che la cialda non si sciupi inumidensosi. Il cannolo viene infatti riempito all’ultimo minuto, prima di essere consumato. L’ideale per non farli ammosciare è che la ricotta non stia a contatto con la cialda per più di 15 minuti, tant’è che molti clienti per portarli a casa acquistano cialda e ricotta separati. Altrimenti si usano quelli con la cialda ricoperta di uno strato di cioccolato che preserva la croccantezza isolandola dalla ricotta.
- La Leggerezza. Questa caratteristica dipende sia dalla Cialda che non deve risultare pesante, ma friabile quasi a scomparire, sia dal ripieno che se troppo dolce rischia di risultare stucchevole, cosa che io detesto particolarmente.
Essendo uno dei dolci più buoni della Sicilia, non potevo non andare alla ricerca dei migliori Cannoli Siciliani dell’Isola.
Ed è cosi che mi sono ritrovata ad Erice, una cittadina medievale meravigliosa, dove si respira il profumo del passato, dell’artigianato, del Gusto dell’Arte e della Tradizione.
Ho avuto anche la fortuna di capitare quando c’era la Festa medievale, quindi avevo veramente la sensazione di essere trasportata indietro nel tempo, una sensazione affasciante e divertente, specialmente per i più piccoli.
Tra i vicoli incantanti mi sono poi affacciata alla porta d’ingresso della Pasticceria di Maria Grammatico.
Un bancone pieno di dolci e pasticcini, dalla Cassata alla pasta di mandorle, dai Cannoli alle marmellate, tutti così belli che ho temuto seriamente per la mia dieta. Ma a colpire ancora di più la mia attenzione è stata una donna dolcissima alla cassa che con un sorriso ti consegnava il tuo bel bottino. Il suo sguardo era cosi compiaciuto e puro che non poteva che essere la mitica Maria Grammatico. Ed io invece, con il mio pacchetto pronto sembravo una bambina che aveva ricevuto un regalo tanto ero felice. Il suo Cannolo è perfettamente croccante ma leggerissimo, la ricotta, molto dolce, è quasi pura, sporcata solo da qualche goccia di cioccolato. Non posso affermare ovviamente che fosse il migliore della Sicilia, ma posso dire che era davvero molto buono.
Maira Grammatico ha cominciato il 1 Giugno 1964 con soli 3 Chili di Mandorle…
” Ne avevo solo tre Chili, tre Chili di mandorle per aprire un negozio! E ho fatto un po’ di dolcini, e ho aperto!… C’è tanta tradizione che si tramanda: non è tutto merito mio. Il merito è pure di altri. Ho imparato, sì, ma è stata la tradizione a spianarmi la strada.”
È la tradizione infatti che regna nel suo negozio, nel suo paese, nelle sue ricette e nel suo cuore. Il tempo qui non sembra essere passato.
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