“Grandi Champagne 2018/19” La Guida di Alberto Lupetti

Alberto Lupetti è uno dei maggiori esperti di Champagne in Italia, sicuramente grazie alla sua immensa passione, ma anche grazie alla professionalità che l’ha sempre accompagnata e ai tanti viaggi, assaggi e interviste che negli anni ha collezionato nella regione francese che lo produce.

Esce così la sua 4°edizione nella quale presenta in maniera informativa e completa le varie maison e tutti gli Champagne che consiglia per il prossimo anno e quello a seguire.

Nell’intervista con Vino.Tv ci racconta al meglio il suo progetto, segnalandoci le novità, i produttori che hanno dato il meglio e le vendemmie più convincenti degli ultimi anni.

Leggi l’intervista o guarda il video sul nostro canale YouTube!

 

La nuova guida “Grandi Champagne”

“È appena uscita “Grandi Champagne 2018/2019 che rappresenta la quarta edizione, e la naturale evoluzione delle guide che l’hanno preceduta. Crescendo costantemente, fortunatamente, così quest’anno questa edizione ha raggiunto le 520 pagine, il che significa ben 70 in più della precedente, quando già 450 ci sembravano molte. 520 pagine significa tanti produttori, 106, 25 in più della precedente edizione, ovviamente tanti Champagne in più recensiti, oltre 400, e tra questi Champagne ci sono alcune chicche esclusive. Possiamo parlare delle grandi Top Cuvée, ma soprattutto di tante anteprime di risonanza mondiale, perché la guida, essendo biennale deve proporre degli Champagne che siano ancora contemporanei l’anno prossimo. Ecco quando magari le altre guide escono con vini che magari già dopo due tre mesi già di fatto sono esauriti, Grandi Champagne ha la caratteristica di proporre i grandi millesimati già ben prima che usciranno quindi anche l’anno prossimo la guida sarà perfettamente contemporanea.”

 

Come è strutturata?

“La Guida è suddivisa per produttori, pertanto ciascun produttore ha una pagina introduttiva, dove troviamo i riferimenti, due foto che lo rappresentino, un testo che ne racconta la storia, le caratteristiche, il modo di fare Champagne ecc., un paio di righe alla fine che ne sintetizzano lo stile e novità di quest’anno abbiamo introdotto l’elenco di tutti gli Champagne in gamma, anche quelli che non sono stati recensiti. E quando e dove si è svolta la degustazione in modo che ciascuno possa capire in che condizioni di maturazione sono stati assaggiati gli Champagne.

I più meritevoli hanno questo bollino “produttore d’eccellenza”. Poi vengono gli Champagne che possono essere in numero differente. Ogni Champagne ha la foto della bottiglia che è una rarità nel mondo delle guide, la scheda tecnica, novità di quest’anno una sorta di sintesi di com’è quello Champagne, ovviamente la degustazione dettagliata e il punteggio in centesimi. Una serie di indicatori grafici ci fanno capire velocemente se lo Champagne è più improntato alla freschezza o alla maturità, alla secchezza o alla dolcezza, e novità di quest’anno se uno Champagne è da bere velocemente o da lasciare invecchiare in cantina, oltre alla fascia di prezzo. Rimangono le categorie che rappresentavano la suddivisione, la discriminante della prima edizione, sono rimaste 6 categorie differenti che ci dicono se uno Champagne è più da tavola, è più da aperitivo, è buono a prescindere, o quelli oltre i 95 centesimi di punteggio che sono dei Miti. E questo simbolino riservato a quegli Champagne che ci hanno colpito in maniera particolare, a prescindere dal punteggio, che si rifanno un po’ al concetto di Coup de Coeur di alcune guide francesi.”

 

Quali sono gli Champagne che in questa edizione ti hanno colpito maggiormente?

Innanzitutto è cresciuto molto anche il numero dei piccoli récoltants, perché è una realtà che oggi non si può più ignorare ma non bisogna neanche rincorrerla ossessivamente come sta succedendo.

Roederer ancora una volta ha svettato su tutte le altre, e per la prima volta in questa guida si trovano 3 punteggi massimi, ossia il 100/100. Ben 2 sono riservati a Louis Roederer, uno al Vinothèque, che è questa sorta di super Cristal che sta uscendo proprio in questo momento di fine anno, ma si tratta di pochissime bottiglie, in Italia pare ne siano arrivate solo 60. Ma soprattutto una delle anteprime di cui parlavo prima, il Cristal 2008, che è uscito nella tarda primavera dell’anno scorso, è un autentico capolavoro che ha preso 100/100, il primo che do a uno Champagne giovane.

Dom Perignon si è sempre comportata benissimo, così Krug, Pol Roger, con Vintage 2008, complice anche l’annata, ci ha colpito tantissimo. Non vorrei dimenticare altra maison, Perrier Jouet anche con una Belle Epoque, targata 2011, è stata sorprendente, annata poco considerata, ritenuta minore, invece Hervé deschamps ha fatto un capolavoro.

Tra i piccoli, i 3 grandi di Avize si sono confermati, significa Anselme Selosse (di Jacques Selosse), Erick De Sousa e Pascal Agrapart sono andati sempre nel “Mito”, molto valido anche Vilmart un altro piccolo produttore molto molto bravo, e Alexandre Filaine che fu un po’ la scoperta della precedente edizione della Guida, questo micro produttore che fa solo 5.000 bottiglie da exploit ha dimostrato che ci sa fare anno dopo anno senza perdere mai in qualità, senza risentire mai dell’andamento dell’annata che è un po’ il problema dei piccoli vignerons.

Sicuramente tra le grandi maisons va citato Duval-Leroy, maison storica, di altissimo valore, che negli ultimi anni forse non aveva convinto del tutto. Va detto che una decina di anni fa cambiarono lo Chef de Cave e probabilmente la messa a punto del nuovo Chef de cave ha richiesto tempo, sapete bene che se nel vino i tempi sono lunghi, nello Champagne diventano lunghissimi. Ecco ha sfoderato oggi una qualità eccellente su tutta la gamma, già il semplice Brut sans année, quindi il non millesimato d’ingresso, si è rivelato buonissimo, fino alla “Femme de Champagne”, la Cuvée de Prestige, che in questa edizione è recensita anche come Oenotheque, quindi come vecchia annata. Charles Heidsieck, piccola maison boutique, si è ancora confermata tale, buonissima con un Brut Réserve di qualità eccezionale, fino al, altra anteprima mondiale, al Blanc des Millenaires 2004, che dopo 9 anni di attesa finalmente arriva e siamo stati i primissimi a recensirla.

 

Ci puoi fare una piccola panoramica delle ultime annate in commercio?

Diciamo che la 2007 ha rappresentato la sorpresa, la chiamo l’Année oubliée in Champagne, perché è stata un po’ l’annata dimenticata, non tutti gli Champenois ci hanno creduto, ebbene oggi tutti i 2007 si stanno rivelando delle autentiche sorprese in positivo.

Poi c’è la 2008 che sta arrivando ed è un annata eccezionale. La regola dell’8 non viene meno e probabilmente ci riporterà ai fasti della mitica ’88 se non ancora di più.

La 2009, parallelismo con la 1989, anche questa annata calda ma molto molto valida.

Segue la 2012 che ancorché colpita dalla gelata, quindi produzione ridotta, è un’altra annata straordinaria.

Qualcuno è riuscito a fare delle buone cose anche con la ‘11 e la ’13, non annate da ricordare, ma qualche produttore è riuscito a lavorare molto molto bene.

Infine andando ancora più indietro, qualcuno ha presentato solo oggi la 2002 e la 2004. La 2002 conferma la sua eccellenza anche essa, e quella che sembrava all’inizio una carenza di acidità invece si è rimessa a posto e sono Champagne molto validi.

2004 annata di assoluto piacere e si sta confermando come tale anche con le ultime uscite, quindi con Champagne che hanno riposato veramente a lungo sui lieviti.”

 

Come nasce l’idea della Guida?

Lo Champagne è diventato un lavoro da una passione che era. Ad oggi posso vantare oltre 120 viaggi in regione, amicizia con tanti produttori, con tanti chef de caves. Questo succede da anni. Qualche anno fa l’idea di fare una guida mettendomi in discussione in prima persona. Sentendo i vari editori oggi quando si parla di carta stampata, tutti scappano, allora ho radunato un gruppo di amici che poi sono quelli che fanno le degustazioni e ho detto proviamoci. E nacque così a fine 2011, targata 2012, “Grandi Champagne”, nella sua prima edizione. Da quel momento le varie edizioni si sono succedute, e siamo arrivati oggi alla quarta.

 

Chi ti ha aiutato in questa avventura? E dove è possibile trovare la Guida e a che prezzo?

“Sono rimasti due pilastri della Guida quali Federico Angelini e Alessandro Scorsone che sono con me fin dalla prima edizione. Purtroppo causa impegni di lavoro sono dovuti uscire Daniele Tagliaferri e Luca Boccoli, ma per quanto riguarda Roma è entrato Daniele Agosti del ristorante “Mamma mia”, anzi le degustazioni romane si sono svolte proprio da lui. Perché dico degustazioni romane, vista la mole delle degustazioni di quest’anno, parte si sono svolte a Roma, alcune, casi eccezionali, nella stessa Champagne, e poi c’è la parte Emiliana, circa il 40% delle degustazioni si sono svolte a Soragna , ristorante stellato, “Stella d’Oro”, e quindi nel panel sono entrati anche Marco Dallabona, titolare dello stesso ristorante, e Vania Valentini, sommelier che già scrive da tempo per il mio sito “Le Mie Bollicine”.

Tutte le degustazioni lo ricordo perché è una caratteristica di “Grandi Champagne” sono state sempre in équipe di almeno 3 persone, me e 2 personaggi del panel.

La guida è reperibile nelle migliori librerie sul territorio nazionale, oltre che sul mio stesso sito www.lemiebollicine.com , si può ordinare direttamente dal sito e la si riceve a casa con corriere espresso. Il prezzo è di 26,00€ e considerando che la Guida è cresciuta in numero di pagine, che è stampata su carta patinata da 130gr., tutta a colori, direi che è un prezzo competitivo.”

IMG_5089

3
0 Comments

Leave a reply

Log in with your credentials

Forgot your details?