Giulio Ferrari, il nostro orgoglio italiano

Giulio Ferrari 

L’orgoglio di essere Italiani. 

Ce lo portiamo dentro e fa parte di noi. 

Proprio come di questa bottiglia che ne è diventata negli anni un’icona. 

Ha portato alta la nostra bandiera sbaragliando confini, superando importanti confronti e infrangendo limiti e paradigmi.  

Giulio Ferrari è l’interpretazione della forte personalità del Fondatore della cantina di cui porta il nome e la personificazione della lungimiranza e caparbietà del suo creatore Mauro Lunelli.

Ma soprattutto rappresenta la storia e il carattere del territorio stesso, il Trentino, e le grandi sfide che questa famiglia, una generazione dietro l’altra, si sono trovati ad affrontare con orgoglio, coraggio e lungimiranza. 

Una continua sfida contro se stesso, con la voglia di andare sempre oltre, per rompere le barriere e i vecchi cliché, con il solo obbiettivo di raggiungere la qualità più alta possibile. 

Giulio Ferrari l'Orgoglio Italiano

Giulio Ferrari l’Orgoglio Italiano

Non a caso è entrata nell’Olimpo dei migliori vini al mondo, e io stessa l’ho selezionata nella versione Collezione tra le 70 bottiglie che hanno segnato l’enologia mondiale inserite nel mio libro “La Cantina Perfetta” di Rizzoli. 

Fino agli anni ‘70 nessuno considerava lo spumante un vino da invecchiamento, tanto meno quello prodotto a Trento. Eppure queste bollicine, rimaste chiuse involontariamente in cantina durante la seconda guerra mondiale, hanno cominciato a dimostrare l’esatto contrario. La prima prova l’hanno superata proprio lì, e da allora è diventata una grande sfida iniziata da Mauro, che di nascosto ha lasciato per 7 anni delle bottiglie evolvere con i propri lieviti per poi uscire ufficialmente con la prima vendemmia nel 1972.  

Quella del Tempo è solo una delle grandi sfide che questo spumante si è trovato ad affrontare. Un’altra è sicuramente quella dell’altitudine e della difficile viticoltura di montagna, in particolare quella del Trentino. Il suo vigneto, Maso Pianizza, si trovano infatti a circa 600 mslm, e negli ultimi anni è anche stato convertito a Biologico, altro traguardo fondamentale e affatto scontato che la famiglia Lunelli è riuscita a superare brillantemente. 

E ogni anno si trova a combattere con gli andamenti climatici, e solo nelle migliori vendemmie vedrà la luce, cercando di esprimerle al meglio non solo nella loro qualità ma anche nelle sfumature più tipiche che si portano dietro. 

Ed è così che quest’anno, sempre con lo Chardonnay in purezza, ma ormai con 10 anni di evoluzione sui lieviti, esce la Selezione che ci parla della vendemmia 2008, un’annata piovosa che in primavera ha messo a dura prova i vigneti, che hanno trovato poi pace durante la splendida estate, più calda del solito, che li ha accompagnati fino alla maturazione ottimale. I risultati hanno dato un vino base che ha già tutte le caratteristiche per poter evolvere nel tempo e che ha anche subito in parte una vinificazione in botti praticamente esauste, da 40 ettolitri. 

Infatti al momento abbiamo nel bicchiere uno straordinario frutto nitido e fragrante, ancora croccante e polposo, con sentori di albicocca e pesca bianca, ma anche di fiori delicati ma intensi, come il glicine e l’acacia. La sua eleganza, il suo lato maestoso e superbo, fatto di persistenza e ampiezza ti conquistano il palato. Solo un meraviglioso anticipo di quello che sarà. 

Webinar Presentazione Giulio Ferrari

Webinar Presentazione Giulio Ferrari

E per approfondire ulteriormente vi consiglio vivamente di guardare il Webinar sulla Pagina Facebook di Ferrari Trento con gli interventi di Matteo, Marcello e Camilla Lunelli, uniti all’enologo Ruben Laurentis e tre guru del vino: Marco Sabellico, Luciano Ferraro e Alessandro Scorsone.

Buona festa della Repubblica!

 

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