Degustazione Doctorwine Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2018

Doctorwine ha presentato prima a Milano e poi a Roma la sua Guida Essenziale, che racchiude appunto l’essenza della produzione italiana di qualità!

I vini con punteggi sopra i 95/100 sono premiati con un riconoscimento aggiuntivo, il “faccino doctorwine”, proprio a dimostrazione che Daniele Cernilli ci mette la faccia.

Così come i molti produttori, accorsi al Principe di Savoia e al Parco dei Principi a presentare la selezione dei loro vini presenti in Guida.

Inutile precisare che era impossibile riuscire a salutare tutti e assaggiare tutto ciò che avrei voluto, perché la scelta, seppur “essenziale” era davvero ampia, con tanti nomi da capogiro, e sempre troppo poco tempo a disposizione! :))))

Ma un bel giro me lo sono fatta, anche in compagnia di grandi amici, tra i quali spicca la super SheDoctor, l’anima redazionale di DoctorWine, Stefania Vinciguerra! E ovviamente non potevano mancare i due appassionatissimi Luciano Bernazza e sua moglie Graziella Moschetta.

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Ma ecco una piccola e personale selezione per presentarvi alcuni dei migliori assaggi fatti e, quando possibile, i loro fantastici produttori.

 

ALTO ADIGE

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Cantina Terlano o Terlan mi fa sempre impazzire e si fa conferma con vini strepitosi dai punteggi altissimi, tanto che nell’edizione 2017 è stata proclamata, a buon diritto, Cantina dell’Anno Doctorwine.

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Il Sauvignon Quartz 2015 se la batte con il Pinot Bianco Vorberg Riserva 2014, il mio preferito, ma segue a ruota il gustosissimo Terlaner 2016, il blend di Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon, secondo me uno dei migliori qualità prezzo italiani.

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Cantina Caldaro o Kaltern è una realtà cooperativa dell’Alto Adige che lavora veramente bene, e presenta un Pinot Bianco Vial 2016 piacevolissimo, per poi stupirti e conquistarti con il Moscato Giallo Passito Quintessenz 2014.

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CAMPANIA

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Montevetrano 2015 con i suoi 98 punti sulla Guida la dice lunga, ed è sempre un grandissimo piacere riassaggiarlo nella sua avvolgente complessità. Un vino che si fa amare, proprio come la sua produttrice, Silvia Imparato, donna di grande intelligenza, eleganza e garbo.

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Mustilli si distingue con le sue etichette particolari, la Falanghina del Sannio Vigna Segreta 2015 e il suo Sannio Artus Piedirosso 2015, ma anche grazie alle due sorelle Mustilli, Paola e Anna Chiara, coinvolgenti, tenaci e mai banali.

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Villa Matilde non può mancare, con il suo faccino doctorwine sulla Falanghina Vigna Caracci 2014, e i suoi 94 punti al Falerno del Massico Vigna Camarato Riserva 2010 presentato dalla bellissima proprietaria Maria Ida Avallone.

 

EMILIA ROMAGNA

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Medici Ermete sfoggia due Lambrusco salamina provenienti dal medesimo terreno, ma differenziati dal metodo produttivo, il Concerto fatto con metodo Charmat, che incarna perfettamente la tipicità e la freschezza della sua tipologia, e il Gran Concerto nato dal metodo classico con 36 mesi sui lieviti, che cambia completamente espressione, acquistando una intrigante complessità, una sorprendente struttura e una forte personalità, come quella di Alberto Medici, che trasmette nei suoi vini la sua passione e la sua grande esperienza.

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Torre sfoggia due grandi vini, l’incredibile Sangiovese Vigna 1922 e Gemme, un vino prodotto da un vigneto molto antico, risalente al 1922, sull’Appennino, al confine tra l’Emilia Romagna e la Toscana, fresco, con intensi profumi fruttati, fragrante, di piacevolissima beva e intensità.

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FRIULI VENEZIA GIULIA

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Venica&Venica presenta tre spettacolari bianchi, l’elegantissimo e profumatissimo Ronco delle Cime, Collio Friulano 2016, uno dei miei bianchi del cuore, poi il Talis Pinot Bianco 2016 e il tipico Sauvignon del Collio Ronco del Cerò 2016. Il tutto accompagnato all’energia contagiosa di Ornella Venica, donna di grande carattere e solarità.

 

MARCHE

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Garofoli presenta un interessante Metodo Classico Brut Pas Dosé, uscito quest’anno per la prima volta dopo lunghi anni di sperimentazione. Uno dei tanti grandi vini della cantina governata da una famiglia altrettanto straordinaria, di generazione in generazione!

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Marotti Campi con l’ottimo Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico 2014 e il giovane e intraprendente proprietario Lorenzo Marotti Campi.

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Umani Ronchi con uno strepitoso Conero Riserva 2012, Campo San Giorgio, uno degli rossi più strepitosi delle Marche, che mi ha colpito fin dal primo assaggio in cantina con Michele Bernetti.

 

LAZIO

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Famiglia Cotarella immancabile con il mitico Montiano 2015.

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Tenuta di Fiorano, sfoggia i suoi particolarissimi tre vini laziali , il Fioranello e il Fiorano Bianco 2015, e l’immancabile Fiorano rosso 2012, insieme al sorriso del Principe Alessandro Boncompagni Ludovisi.

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LIGURIA

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Lunae Bosoni è stata una delle più interessanti scoperte della degustazione. Un Vermentino di grande impatto olfattivo, fruttato e agrumato con grande piacevolezza di beva, che nasce nell’ultimo lembo della Liguria di Levante, al confine con la Toscana. Bravo Diego Bosoni che con semplicità e precisione mi ha presentato il suo Colli di Luni Vermentino etichetta Nera 2016, un vino da appuntare e ricordare.

 

MOLISE

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Di Majo Norante è il mio punto di riferimento enologico in Molise, ma non solo il mio! E il proprietario Alessio di Majo Majo potrebbe essere un trascinatore di folle, grazie al suo incredibile carisma e alla personalità scoppiettante. Il suo rosso di punta è il Don Luigi Riserva 2014, di grande struttura e persistenza, ma in degustazione era presente il fratello minore il Contado Riserva 2013, anche esso profondo e intenso. Delizioso il Moscato passito Apianae 2014.

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PIEMONTE

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Monchiero Carbone merita attenzione non solo per gli ottimi vini prodotti, tra i quali il Roero Arneis Cecu d’la Biunda 2016, che ha preso il faccino, e il Roero Pinti Riserva 2013, ma anche per il grande lavoro svolto dal simpaticissimo Francesco Monchiero e dalla sua bravissima moglie Lucrezia, veri e propri ambasciatori del loro territorio in Italia e nel mondo.

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PUGLIA

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Conti Zecca mi piace sempre con la sua coerenza e costanza del Nero 2013, un particolare blend di Negroamaro e Cabernet Sauvignon.

 

TOSCANA

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Casanova di Neri è diventata un mito ormai del territorio di Montalcino. Quest’anno con il Tenuta Nuova Brunello di Montalcino 2012 è più convincente che mai e si porta a casa 97 punti e un bel faccino doctorwine.

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Castellare di Castellina con i Sodi di San Niccolò 2013 spacca! Si aggiudica infatti 98/100 in guida questo elegante e storico Igt Toscana fatto con Sangiovese e Malvasia Nera.

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Podere Giodo, un Brunello di Montalcino 2012 che ti fa innamorare al primo sorso. Non aggiungo altro, se non che ovviamente ha un faccino doctorwine grazie ai 97 punti che gli sono stati meritatamente assegnati.

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Silvio Nardi, con il suo Brunello di Montalcino 2012 è un grande classico, ma stupisce invece alla grandissima con il Poggio Doria 2012, un cru di Brunello di Montalcino, moderno, accattivante, sorprendente. Da Faccino, come quello della bella Valentina di Carlo che si nasconde dietro la bottiglia.

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Tenuta Setteponti quest’anno di aggiudica il Primo posto al Biwa, il Best Italian Wine Awards, con il suo Oreno 2015, un Igt Toscana di grande impatto e piacevolezza che ho sempre particolarmente apprezzato.

 

TRENTINO

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Moser sta crescendo tantissimo in qualità e credibilità grazie al duro lavoro svolto dai figli di Francesco Moser, Carlo, Ignazio e Francesca, e dal loro cugino Matteo. Il neo nato Brut Nature Trentodoc 2011 con 57 mesi sui lieviti, è convincente e accattivante. Una bel vino vivace e vibrante.

 

VENETO

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Bertani quest’anno proclamata Cantina dell’Anno, grazie non solo al suo Amarone della Valpolicella 2009, che si distingue sempre per qualità e tipicità, ma anche per tutto il grande lavoro che sta facendo il gruppo intero ormai diffuso in varie zone del territorio vitivinicolo italiano.

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Ma per concludere tutti i miei complimenti a due personaggi, che spesso stanno dietro le quinte ma in realtà sono grandi protagonisti del successo dell’enologia italiana! Lorenzo Landi, premiato lo scorso anno come miglior enologo 2017, e Luigi Moio, enologo dell’anno 2018, grazie al suo lavoro di eccellenza sia come consulente aziendale, basta pensare al fior d’uva di Marisa Cuomo , sia come produttore in prima persona con la sua eccellente cantina,  Quintodecimo, ma anche per aver scritto un libro di importanza mondiale per il mondo vitivinicolo “ Il respiro del vino.”

Per vedere tutti i premiati da dalla Guida Doctorwine basta andare su Premi speciali e faccini.

… e ora raccontateci voi cosa avete assaggiato di buono?! 

 

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