Degustazione alla Cieca , anzi al Buio

Quando uno dei 5 sensi viene offuscato , è come se per magia gli altri 4 si esaltassero. In modo particolare se si toglie la vista , allora olfatto e gusto si adoperano per dare il meglio… e così ti ritrovi a lasciarti guidare completamente dalle sensazioni con maggiore concentrazione e lontano da pregiudizi, luoghi comuni e certezze. 

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Per questa regione ho amato in modo particolare la degustazione alla quale sono stata invitata dalla Wine Coach Livia Belardelli.

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Chiara Giannotti con Livia Belardelli

Al Sofitel Rome di Villa Borghese, Livia organizza delle degustazioni non alla cieca come mi sarei aspettata e come ho più volte fatto, ma totalmente al buio.

Una volta arrivata all’appuntamento, trovi una sala accoglienza con un goloso benvenuto di stuzzichini e bollicine

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E la brava padrona di casa ci racconta cosa succederà….

Liva Belardelli introduce la degustazione al buio

Il tempo di rilassarti un attimo prima di essere bendata quasi a tradimento con una mascherina nera e guidata per mano da una persona sconosciuta in una sala buia mai vista prima, piena di gente fino a quel momento sconosciuta…

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Ti fanno accomodare di fronte a un tavolino dove 4 calici già pieni ti attendono… pronti a essere degustati. 4 vini tutti da scoprire, dal colore al vitigno, dall’invecchiamento alla zona di produzione, e chi più ne ha ne metta…

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Ce lo spiega anche Livia prima di entrare…

Il tutto diventa intrigante oltre che molto divertente specialmente mentre cerchi di orientarti con il tatto con la paura di combinare qualche guaio e rubare il calice al commensale di fronte se non addirittura rovesciarglielo addosso. I commenti poi scivolano via più spontanei che mai, senza paure, senza inibizioni, senza competizione.

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E se ne sentono delle belle!!!

Il primo vino ha ingannato almeno mezza sala, che lo ha giudicato un rosso. Sembra una cosa assurda a pensarci, anche io lì per lì non riuscivo a credere a chi non lo riconosceva eppure mentre aumentavano gli incerti, anche tra qualche palato più preparato mi sono resa conto che veramente nulla è scontato e rimetti tutto in discussione…

Effettivamente si trattava di un bianco corposo passato in barrique, cosa che può aver tratto in inganno… si perché gli organizzatori hanno scelto ad arte per depistarci, tanto da  servirlo anche caldo proprio per aumentare la difficoltà di identificazione.

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Sergio Mottura, Latour a Civitella 2014

Il secondo vino, servito sempre a temperatura ambiente, è stato riconosciuto come bianco con più facilità… qualche d’uno è riuscito anche a identificarlo come Chablis. Forse anche la sala si stava scaldando e i sensi affinando.

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Chablis Louis Moreau, Premier Cru Vaillons 2014

Nessun dubbio sul terzo e quarto vino nel riconoscere il colore rosso. E ti rendi conto di quanto siano evidentemente sentori più evidenti. Troppo divertente però uno degli ospiti che si lamentava del profumo chiuso per poi scoprire di avere il bicchiere vuoto…

La provenienza francese del terzo è stata identificata da un paio di noi, devo ammettere principalmente per la sua impeccabile eleganza unita a profondità e carattere tipicamente internazionale. Un vino che mi è piaciuto tra l’altro tanto.

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Le Clos du Caillou, Chateauneuf-du-Pape 2014 

Il quarto ci ha messo più in crisi. Infatti era un rarissimo Pinot Nero tra alto Lazio e Umbria, per me e per la grande maggioranza della sala, una novità che poi abbiamo avuto modo di conoscere meglio grazie alla rappresentante, Pilar Monti, presente in sala.

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Paolo e Noemi D’Amico, Notturno dei Calanchi 2013

Oltre al divertimento della scoperta posso dire di aver bevuto delle cose molto interessanti che a fine degustazione ci hanno presentato e fatto riassaggiare con una piacevole degustazione guidata dall’esperta e simpatica Livia.

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E per chiudere ci hanno deliziato anche con un Vino dolce fatto con la Botrytis Cinerea, o Muffa nobile come richiama il nome in francese “Pourriture”. Un sentore molto preciso che probabilmente al buio avrei riconosciuto… ma l’avrei probabilmente collocato oltralpe!!!

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Decugnano dei Barbi, Pourriture 2014  

Tanta contaminazione infatti tra francesi e italiani che ho scoperto poi essere il tema delle serate organizzate questo mese da tutti i Sofitel del Mondo per celebrare il mondo del vino con l’incontro di queste due nazioni. Eventi che ripetono ogni anno con temi e modalità diversi e dedicati al periodo della vendemmia.

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I vini Italiani presenti avevano infatti in un modo o nell’altro un legame con la Francia, nello specifico Latour a Civitella che esprime l’incontro tra un vino laziale e un bottaio francese, il Rosso fatto con un vitigno tipico francese e prodotto da un enologo d’Oltralpe, per finire con il vino dolce di chiara ispirazione ai Sauternes.

Una serata davvero ben riuscita che ripeterei volentieri ma che soprattutto consiglio a chi non l’ha ancora mai fatta.

Ecco le mie compagne di questo “viaggio al buio” molte delle quali sono diventate amiche proprio dopo questa divertente esperienza insieme!

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Elis Helena, Livia Belardelli, Chiara Giannotti, Giulia Nekorkina, Chiara Gargioli

Per info:

Livia Belardelli livia@foodandwinecoach.com

C/o Sofitel Rome Villa Borghese

Via Lombardia, 47

00187 Roma

Sofitel.com

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