Benvenuto Brunello 2017

Articolo a cura di Chiara Giannotti

Davvero bella, per gli appassionati di vino ma anche per gli operatori del settore, l’esperienza di Benvenuto Brunello.

L’edizione 2017 si è svolta dal Venerdì 17 al Lunedì 20 febbraio, nel Centro storico dell’affascinante Montalcino, che con i suoi paesaggi da cartolina è patrimonio Unesco dal 2004.

Benvenuto Brunello, giunto alla sua 25 edizione ha fatto da apripista nel 1992 a tutte le anteprime Toscane e non, che presentano in diversi momenti a stampa, clienti e appassionati, le bottiglie in anteprima dell’annata in uscita in commercio.

Quest’anno in degustazione erano presenti i Brunello di Montalcino 2012, figli di una grande annata che si è aggiudicata il massimo punteggio delle 5 stelle, così come l’annata 2015, quella dei Rossi in uscita. Non mancavano però delle belle Riserve 2011 e dei Rossi di Montalcino 2014. Quest’ultimi hanno regalato interessanti sorprese, legate anche al fatto che molti produttori decisero di utilizzare per il Rosso le uve normalmente dedicate al Brunello saltando l’annata giudicata difficile e per molti casi poco adatta ad una produzione di eccellenza.

Ammetto di non essere riuscita a degustare tutte le 133 Cantine presenti ai banchi di assaggio nello storico Chiostro di Sant’Agostino, ma una bella panoramica me la sono fatta, anche grazie al prezioso aiuto di Riccardo Viscardi, detto anche “ Mr. Brunello” e di Stefania Vinciguerra, caporedattrice di Doctorwine.

Nel mio piccolo mi fa piacere evidenziare solo i vini che più mi hanno colpita, convinta e in qualche modo entusiasmata, e vi citerà qualche Brunello che mi è rimasto particolarmente nel cuore.

CASTELLO ROMITORIO

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Meritano entrambi, il Brunello 2012: nato dall’unione di due territori di Montalcino, uno a nord-ovest e uno più alto a sud-est denominato Poggio di Sopra.

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E il Brunello selezione Filo di Seta, proveniente dall’omonimo vigneto di due soli ettari selezionati in una delle zone più vocate di Montalcino.

Belissima pure l’etichetta che rappresenta un quadro con la grotta blu di Capri.

Non a caso le etichette sono create dal pittore Sandro Chia, esponente di successo della corrente artistica della Transavanguardia e proprietario dal 1984 della bellissima tenuta e della relativa fortezza, che ha voluto combinare l’arte visiva a quella del vino La supervisione della produzione in cantina è affidata alla consulenza di Carlo Ferrini.

 

COL D’ORCIA

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La storica Cantina situata sulla collina al confine Sud Ovest del territorio di Montalcino, affacciata sul fiume Orcia, non sbaglia un prodotto della sua ampia gamma. Molto buono il Brunello 2012, ma il Poggio al Vento 2010 si fa sempre riconoscere come un vino di pura eccellenza.

 

DONATELLA CINELLI COLOMBINI

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L’azienda tutta al femminile, presenta un ottimo Brunello di Montalcino Selezione “Prime donne 2012, complesso e solare come la simpatica Violante Gardini, figlia di Donatella.

 

PIETROSO

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Di questa Cantina sia il Brunello 2012 che il Rosso 2015 meritano di essere menzionati.

 

VAL DI SUGA

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Buono il Brunello base 2012, mentre tra le selezioni, il rinomato Vigna Spuntali 2011 si è mostrato un Brunello molto austero, con tannini rigidi ma grande complessità. Più pronto, piacevole e profumato il Poggio al Granchio 2011.

 

TENUTE SILVIO NARDI

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Belle bottiglie a partire dal Brunello 2012 fino alla selezione “Vigneto Manachiara” 2012, giovanissima ma molto convincente.

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Poggio Doria proviene da un vigneto a Nord Ovest, il Casale del Bosco, a circa 300 m slm, esprime più eleganza ma meno corpo, meno intensità.

Foto con Enologo delle Tenute Silvio Nardi e moglie Valentina.

 

TENUTA LE POTAZZINE

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Presentato in persona dalle due Potazzine, Viola e Sofia, figlie di Giuseppe e Gigliola Gorelli fondatori della Tenuta di 5 ettari nata nel 1993. Ha fatto grandissima strada fino a farsi valere nel territorio di Montalcino grazie ad un Brunello particolarmente elegante, morbido, di grandissima beva.

 

LE MACIOCHE

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Presentato da Alessandro Monaci, fedele cantiniere presente in azienda da 22 anni, che ha seguito quindi le vicende più salienti della Tenuta e tutta la sua più profonda evoluzione. Molto convincenti sia il Brunello 2012 sia la Riserva 2011 prodotta in sole 2.600 bottiglie.

 

LE RAGNAIE

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Intensi e potenti i Brunelli di questa cantina condotta dal bravissimo Riccardo Campinoti, tutti di grande complessità ed eleganza, dal Brunello 2012 alle due selezioni 2012 “Vigne Vecchie” e “La Fornace”.

Molto interessanti anche i Rossi di Montalcino, presentati nell’annata 2014, nella quale il Brunello non è stato prodotto, dando vita a 3 importanti sfumature diverse imbottigliate separatamente.

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