Li ho conosciuti quando, giovanissimi, avevano aperto da poco, forse nel 2007, il piccolo ristorantino nel cuor delle Muse a Roma, in via Eleonora Duse, chiamandolo All’Oro. Lui, Riccardo di Giacinto scompariva dentro la cucina, ma si affacciava spesso per un sorriso, una parola, un saluto. Lei Ramona Anello, era fissa in sala, ad accogliere gli ospiti, a regalarne mille di sorrisi e di parole, instancabile, sempre divertente, mai fuori posto. Ci sono andata varie volte, ma non era difficile capire che quella cucina avrebbe fatto strada, tanta strada, e che quel piccolo posto, seppur trasformato ad arte e curato nei minimi dettagli, non avrebbe potuto essere sufficiente per questi due ragazzi cosi in gamba. E così è stato, si sono trasferiti con il loro All’Oro, nel 2012, in un locale più spazioso, una bellissima terrazza nel cuore di Roma, Via del Vantaggio, 14, all’interno del The First Luxury Art Hotel dove possono dare libero sfogo alla loro creatività ed accogliere nel migliore dei modi i loro clienti.
Io non sono ancora riuscita ad andarli a trovare nella nuova location, ahimè, ma ho avuto il piacere di rincontrarli tra i 12 migliori chef selezionati da TasteOfRoma, che ha luogo dal 17 al 20 Settembre nei bellissimi giardini prensili dell’Auditorium. Nel frattempo, seppur ancora giovanissimi, si sono sposati e non si sono allargati solo professionalmente – guadagnando svariati premi e diventando stellati Michelin – ma anche personalmente visto che c’è in arrivo una grande sorpresa. E non si sono scordati di me. Anzi. Mi hanno accolto con lo stesso calore che mi riservavano al loro locale, e con lo stesso entusiasmo mi hanno fatto assaggiare due fantastici primi, testimoni della loro cucina innovativa, curata, prestigiosa.
Prima un “susci” all’Italiana, fatto con il ripieno di tartare di Fassona, con lamelle di Tartufo al posto dell’Alga Nori, su un letto di spuma di parmiggiano. La bontà degli ingredienti parla da sé, ma il modo in cui sono stati reinterpretati e formulati nel piatto lasciano intuire la filosofia di Riccardo e della sua cucina. L’abbinamento di ingredienti pregiati tipicamente italiani, ripescati dalla tradizione e ripensati a livello internazionale, contaminandoli con elementi di altre cucine e studiati con tecniche all’avanguardia.
Concezione di cucina confermata dall’altro primo che ho assaggiato: i “Wonton” al vapore ripieni di Castrato e adagiati su pecorino e verza. Mi sono subito sincerata che fossero tutti piatti inseriti nel menù attuale dell’All’Oro, e mi sono promessa che a breve andrò a trovarli nel nuovo locale. Quindi a presto per la prossima puntata… :)))!!!
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